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Prandelli contro l'arbitro pro-Barça: 'Paese che vai, sudditanza che trovi'
Alla prima in casa, Cesare Prandelli gioca contro i migliori al mondo senza sfigurare, anzi: passa in svantaggio per un gol da annullare a Messi per fuorigioco di Suarez; rimonta, con rabbia, indovina il cambio inserendo Munir che realizza il gol del momentaneo pareggio, trascina i suoi come non si vedeva fare da tempo. E' un Valencia nuovo, galvanizzato, pieno di energia, che gioca senza un centravanti, perché quello che c'era è in panchina con gli altri (Paco Alcacer), ma le idee dell'ex ct e la qualità di Cancelo, di Parejo e di Nani bastano pe mettere in scacco Luis Enrique e i suoi. Poi sale la stanchezza e la forza delle idee non basta contro i colpi dei fuoriclasse in maglia blaugrana.
Giornata piena per Prandelli al Mestalla: partita al cardiopalma, errori arbitrali, accoglienza difficile per l'ex Paco Alcacer, l'infortunio di Iniesta e una bottiglia scagliata in campo dai tifosi del Valencia mentre Messi e soci esultano per il gol che ha infranto i sogni di Diego Alves e compagni. Partita intensa, come già intenso, sembra essere, il legame tra Valencia e Prandelli. Che nella conferenza stampa post-partita punta il dito contro l'arbitro: "Paese che vai, sudditanza che trovi".