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  • Prandelli: 'Mandzukic meglio di Morata. Fiorentina e Napoli non da scudetto'

    Prandelli: 'Mandzukic meglio di Morata. Fiorentina e Napoli non da scudetto'

    Sorteggi sicuramente poco benevoli per le formazioni italiane in Champions ed Europa League, eppure voglio essere ottimista: Juve, Roma, Fiorentina, Lazio e Napoli hanno le loro possibilità di superare il turno. Anche in Champions League, nonostante ad Allegri e Rudi Garcia siano toccati due colossi come Bayern Monaco e Real Madrid, ci faremo valere e il pronostico è tutt'altro che chiuso. La Juventus sta ritrovando la solidità dei giorni migliori e ha tutto per giocarsela nella doppia sfida; il vantaggio principale è che il tempo per studiare l'avversario e preparare la partita è molto e Allegri avrà modo di studiare le giuste contromisure. Per esempio, i ritmi di gioco espressi sin qui in campionato dovranno essere alzati e adeguati a quelli europei per limitare il fraseggio nello stretto del Bayern. Quella di Guardiola è una squadra che porta molti uomini nella metà campo avversaria e dunque potranno verificarsi situazioni in cui la Juve avrà a disposizione delle situazioni di uno contro uno da sfruttare in maniera spietata.

    Una breve digressione sulla Juve: i meriti di Allegri in questa rimonta in campionato sono innegabili, soprattutto la scelta di aver puntato su giocatori di temperamento e caratteri più forti come Mandzukic, a discapito di quelli con maggiori qualità tecniche e può essere il caso di Morata. In tal senso, l'azione del secondo gol della Juve con la Fiorentina del croato è l'emblema della cattiveria ritrovata della squadra: il giocatore subisce un fallo, cade a terra ma riesce a giocare la palla e sul proseguimento va a concludere in rete. Fantastico!

    Anche la Roma è assolutamente in partita nel doppio confronto col Real Madrid. La squadra vista contro il Napoli ha mostrato segnali estremamente incoraggianti dal punto di vista difensivo e, se riuscirà confermare questa compattezza anche in futuro, può davvero fare male alla squadra di Benitez. Sulle ripartenze brevi, due giocatori della rapidità di Salah e Gervinho possono essere devastanti e, tornando alla partita di domenica, nel finale della gara con gli uomini di Sarri ho rivisto quella voglia di lottare su ogni pallone che si era un po' persa recentemente. 

    In Europa League, vedo Fiorentina, Lazio e Napoli favorite. I viola si troveranno di fronte il Tottenham un'altra volta, una squadra indubbiamente rafforzata da quella sovrastata nella passata stagione, ma considero gli uomini di Sousa più organizzati dal punto di vista tattico. Il Villarreal è un avversario temibile per il Napoli, ma sul piano della qualità assoluta Higuain e compagni hanno qualcosa in più; la Lazio è indubbiamente in difficoltà e faccio fatica a spiegarmelo considerando il grado di preparazione di Stefano Pioli, ma col Galatasaray è fattibile. Andrà ritrovata una certa brillantezza dal punto di vista atletico e la partita di Istanbul sarà estremamente complicata sul piano ambientale. Molti dei migliori giocatori della Lazio non stanno rendendo secondo le aspettative e l'eliminazione dal playoff di Champions League ha inciso tantissimo dal punto di vista psicologico.

    Chiudo parlando proprio del leggero calo che Fiorentina e Napoli hanno accusato nelle ultime giornate di campionato e che sta costando punti preziosi nella corsa allo Scudetto. Può esserci una spiegazione di natura fisica, nel senso che è ipotizzabile che Sousa e Sarri abbiano impostato una preparazione estiva non pesantissima per essere subito brillanti per poter fare poi un richiamo durante la sosta natalizia. Da qui l'affanno mostrato dai calciatori delle due squadre nelle ultime partite. Ma c'è dell'altro: le aspettative sono aumentate dopo una serie di grandi risultati e anche gli avversari hanno studiato i sistemi di gioco di Fiorentina e Napoli, che devono necessariamente trovare il modo di essere magari meno belli ma più concreti. E' questo l'ultimo step da fare per essere a tutti gli effetti delle squadre in grado di giocarsi il titolo fino alla fine.

    Cesare Prandelli

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