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  • La squalifica del City ribalta la corsa Champions: sogna lo Sheffield, ridono Ancelotti, Mourinho e lo United

    La squalifica del City ribalta la corsa Champions: sogna lo Sheffield, ridono Ancelotti, Mourinho e lo United

    • Renato De Filippi
    La squalifica del Manchester City dalle coppe europee per le prossime due stagioni può stravolgere le prospettive delle altre pretendenti alla Champions. Gli Sky Blues hanno annunciato che faranno ricorso al TAS di Losanna per avere il prima possibile un riscontro fuori dall'ambiente UEFA, ma le speranze di un passo indietro sono minime.

    BAGARRE EUROPEA - In questo scenario drammatico per il City, le inseguitrici (6 squadre raccolte in 5 punti) possono sperare nel colpaccio: arrivare quinti in Premier League significherebbe partecipare alla prossima Champions League. Se il campionato finisse oggi sarebbe qualificato a sorpresa lo Sheffield United, in virtù dei suoi 39 punti e di un sistema collaudato che ha permesso al suo capitano Billy Sharp di essere il calciatore inglese più prolifico del 21esimo secolo. Grossa chance anche per Mourinho e il suo Tottenham, risaliti dai bassifondi (14esimi a 12 punti prima del suo arrivo) dopo l'esonero di Pochettino ed attualmente a due lunghezze dalle Blades: lo Special One è stato decisivo nel dare una nuova veste offensiva agli Spurs dopo l'infortunio di Kane e ha il merito di aver lanciato il giovane Tanganga in difesa.

    CARLETTO'S WAY - A pari punti con i lupi del Wolverhampton (36) c'è anche l'Everton di Carlo Ancelotti che viene da 5 risultati utili consecutivi rilanciando sogni e ambizioni dei Toffees: prima del suo arrivo erano a 3 punti dalla retrocessione, mentre ora la stessa lunghezza li separa dalla Champions. Spera anche il Manchester United del tanto discusso Solskjaer, che non se la passa meglio rispetto ai rivali cittadini con 1 punto e 0 gol fatti nelle ultime 3 partite e 35 punti in classifica, solo uno in più del Burnley. L'Arsenal undicesimo (31 punti) non vince da 5 partite e attraversa una crisi che non sembra conoscere fine, con il cambio in panchina (Arteta per l'esonerato Emery) che non ha dato i frutti sperati.

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