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  • Premier: Torres vale 58 milioni? Roonaldo, un diavolo in paradiso

    Premier: Torres vale 58 milioni? Roonaldo, un diavolo in paradiso

    Rooney e Fernando Torres: sono i due volti del weekend di Premier League appena concluso. Due attaccanti di razza, due goleador che stanno vivendo momenti diversi.  Prendete Roonaldo, un fantasma per buona parte della stagione, vittima degl infortuni e dalle tentazioni spagnole, e ora di nuovo devastante. Il gol-vittoria, in acrobazia, che decide il 157esimo derby contro il Manchester City non solo entra nella leggenda ma regala ai Red Devils tre punti fondamentali in classifica. Perdere fa sempre male, ma con una prodezza del genere, non resta che togliersi il cappello. Il City ci ha provato, ma ha fallito, ancora una volta, l'esame di maturità. Così come il Chelsea, dell'altro uomo-copertina della giornata, Fernando Torres. Mr 58 milioni ha deluso ancora, e ancora, e ancora. Malinconico, abulico, assente. Ancelotti gli ha dato la maglia da titolare, preferendolo a Drogba, i compagni lo hanno cercato, incoraggiato, ma il suo impatto sul match è stato nullo. Il Chelsea, per la seconda partita consecutiva, non trova il gol e conquista un punto solo grazie alla parata di Cech al 94' sul rigore di Dempsey. Dietro al Manchester United resiste l'Arsenal che batte 2-0 il Wolverhampton, un risultato che sarebbe potuto essere più pesante se non ci fosse stato Hennessey. Van Persie porta l'Arsenal a -4 dello United, in attesa della sfida di Champions con il Barcellona.


    Sorride il Tottenham che balza al quarto posto grazie alla vittoria 2-1 a Sunderland, passo falso del Liverpool, fermato 1-1 ad Andfield dal Wigan di Martinez. Suarez colpisce due pali, Meireles segna il suo terzo gol consecutivo, ma Dalglish, in attesa di Carroll, può ritenersi soddisfatto per quanto fatto dalla squadra. Un punto anche per il Blackpool, in casa con l'Aston Villa, e per il West Bromwich Albion (con Hodgson in tribuna) contro il West Ham. In zona retrocessione ci sono otto squadre in sei punti: tutto può ancora succedere.


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