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  • Pres. CIO: 'Riapriamo le Olimpiadi agli atleti russi, fuori la politica'. Zelensky: 'Inorridito, sono morti 184 dei nostri'

    Pres. CIO: 'Riapriamo le Olimpiadi agli atleti russi, fuori la politica'. Zelensky: 'Inorridito, sono morti 184 dei nostri'

    • Redazione CM
    Il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, sta esercitando sulle Federazioni una forte pressione con l'obiettivo di riammettere gli atleti russi già alle prossime Olimpiadi (Parigi 2024, estiva, e Milano-Cortina 2026, invernale). 

    COSA ERA SUCCESSO - I russi sono stati squalificati per lo scandalo doping dei Giochi invernali di Sochi 2014, poi riammessi in quota contingentata sotto bandiera neutra e dal 24 febbraio scorso banditi (insieme ai bielorussi) a causa della guerra dichiarata dalla Russia all’Ucraina. 

    ZELENSKY NON CI STA - "Voglio ricordare che nel conflitto, da quando siamo stati invasi, sono già morti 184 atleti ucraini, e che i russi usano da sempre lo sport come strumento di propaganda. L’idea che Russia e Bielorussia possano tornare a gareggiare a livello internazionale mi sconvolge. L’unica risposta seria ad uno stato terroristico consiste nel suo completo isolamento anche nel contesto sportivo", la reazione del presidente ucraino Volodymir Zelensky

    FAZIONI - Se l'Ucraina si schiera compatta contro la riammissione dei nemici giurati, Bach sostiene che "ciò che non abbiamo mai voluto fare è proibire agli atleti di gareggiare solo a causa del loro passaporto. Dobbiamo superare questo dilemma e tornare ai meriti sportivi, non all’ingerenza politica". E dalla sua ha anche un alleato nel presidente francese Macron che, a 589 giorni dall’Olimpiade in casa sua, ha detto di volere Giochi "aperti a tutte le nazioni, nello spirito olimpico, incluse quelle in guerra". Una prima telefonata tra Zelensky e Bach non ha portato a risultati, il conflitto nel conflitto è destinato a proseguire. 
     

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