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  • Focus Primavera: Kirilov sulle orme di Stoichkov. 'Che bello battere Mexes!'

    Focus Primavera: Kirilov sulle orme di Stoichkov. 'Che bello battere Mexes!'

    • Marco Guidi

     

    Philippe Mexes probabilmente non aveva mai sentito parlare di Radoslav Kirilov prima di mercoledì scorso, quando con il Milan Primavera ha affrontato i pari età del Chievo Verona. Ma quando il campione francese si è visto sfrecciare davanti agli occhi il giovane attaccante bulgaro, siamo sicuri avrà preso nota di nome e cognome. Perché uno così è da tenere sott'occhio, specie per un difensore.
     
    Mexes, al rientro da un grave infortunio, ha rimediato una figura barbina con lo sgusciante mancino clivense. Non è però solo colpa della condizione precaria del rossonero. Kirilov è ragazzo dalle prospettive interessanti. Rapidissimo e pericolosissimo. Non è un caso che il Rimini lo fece esordire in Lega Pro a soli 17 anni, prima di perderlo a costo zero a vantaggio del Chievo.
     
    Classe 1992, sogna il debutto in serie A, ma per ora trascina il Chievo Primavera a forza di gol e assist. "Abbiamo ambizioni importanti. L'anno scorso la Fiorentina ci ha fermati appena prima delle fasi finali. Quest'anno ci riproviamo".
     
    Che effetto ti ha fatto giocare contro un campione come Mexes?
    "Che bella sensazione affrontare un avversario del genere! E che soddisfazione aver fatto una buona prestazione. Comunque io sono contento solo se alla fine vince la squadra. Con il Milan è successo e allora sono felice".
     
    Dove hai cominciato a giocare a calcio?
    "Nella squadra del mio paese in Bulgaria, il Simitli".
     
    Poi è arrivata l'Italia: prima il Riccione, poi il Rimini, infine il Chievo...
    "In realtà non è per il calcio che sono venuto qui. Semplicemente mi ero trasferito con la mia famiglia, quando ancora ero un ragazzino. Da lì è cominciata la mia avventura nel vostro calcio".
     
    Come ti trovi a Verona?
    "A meraviglia. La città mi piace molto e l'ambiente Chievo è perfetto per crescere".
     
    E magari un giorno arriva pure il debutto al Bentegodi...
    "Spero di sì. Sarebbe un sogno. Ma per il momento penso solo a giocare con i miei compagni della Primavera. Sono un calciatore che entra in campo per dare il meglio di sè e divertirsi. Fino a ora sta andando tutto bene e voglio continuare così".
     
    E intanto puoi spiare gli attaccanti della prima squadra...
    "Certo. Soprattutto Pellissier, grande professionista da cui un giovane può imparare molte cose..."  
     
    Bojinov e Stoichkov, due attaccanti bulgari transitati in Italia. A chi somigli di più?
    "Non saprei, forse a nessuno dei due. Però tra i due scelgo Stoichkov. Una leggenda!". 

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