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  • 'Procuratori, alzate la voce con i club: ci sono tanti Pafundi, fateli giocare!'

    'Procuratori, alzate la voce con i club: ci sono tanti Pafundi, fateli giocare!'

    • Jean-Christophe Cataliotti
      Jean-Christophe Cataliotti
    Gentile Procuratore,

    mercoledì sera Pafundi, seppure al 90° minuto, fa il suo esordio in Nazionale! Un 2006, cioè un ragazzino di appena 16 anni, entra in campo contro l'Albania. Un plauso al ct della Nazionale, ma mi permetto di tirare le orecchie, invece, a tutti i dirigenti delle squadre professionistiche italiane. Mancini dovrebbe essere da esempio non perché abbia dato minutaggio al giovane Pafundi (in pratica non l'abbiamo visto all'opera), ma perché sembrerebbe aver lanciato una sfida a tutto il movimento del calcio italiano: correte il "rischio" di impiegare i giovani più promettenti nelle prime squadre che siano di Lega Pro, di B o perfino di serie A. Mi permetto di far notare che Pafundi non è neppure un calciatore strutturato, alto e muscoloso: sa semplicemente giocare bene a calcio e, forse, in giro ce ne sono altri di giovani che meriterebbero qualche considerazione in più, senza ogni volta stare a guardare se siano alti e grossi! Ho detto delle castronerie? Se fosse così mi scuso in anticipo. Mi chiamo Marco e di professione mi accingo a fare l'Agente Sportivo con tanta voglia di scoprire altri Pafundi! Grazie

    Gentile Marco,

    la sfida l'hai lanciata anche tu, caro giovane collega
    , visto che ti appresti a svolgere la professione di Agente Sportivo. Come? Alzando la voce, nelle giuste maniere, con i Direttori Sportivi perché ci ascoltino di più quando prospettiamo loro l'idea di dare spazio in prima squadra ai giovani più meritevoli. Non può esserci una preclusione a priori nel non voler dare spazio ai giovani calciatori solo perché sono "giovani". Faccio un esempio: un calciatore della Primavera perché non può approdare in tempi brevi a giocare almeno nel campionato di Lega Pro? Scorrendo le distinte delle rose di Lega Pro ci renderemo conto che i nati nel secondo millennio (dai 2000 in su) sono pochissimi, se non addirittura, in certe rose, assenti completamente. 

    Complimenti, in definitiva, a Mancini che sta dimostrando con i fatti di credere e puntare sui nostri giovani, selezionando i calciatori non seguendo i soliti parametri di valutazione della struttura e dell'altezza, ma valorizzando i calciatori tecnici e veloci!

    Ma ora passo la palla agli utenti di calciomercato.com con il seguente annoso interrogativo: perché in Italia i giovani calciatori faticano a esordire in prima squadra?

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