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  • Psg, rivoluzione dopo il flop: tutti i nomi

    Psg, rivoluzione dopo il flop: tutti i nomi

    • Emanuele Tramacere
    Il Paris Saint Germain si è arreso, ancora una volta, e ha detto addio al sogno di conquistare la Champions League. Anche in un anno che sembrava favorevole per Zlatan Ibrahimovic e compagni al club parigino è mancata la scintilla giusta per conquistare almeno l'accesso alle semifinali del torneo. Si è arreso davanti ad un rivale che, proprio come i francesi, ha da sempre avuto lo stesso problema e le stese difficoltà nell'affrontare la più importante competizione Europea per club. Il Manchester City, proprio come il PSG, è riuscita a centrare un risultato storico che il club del presidente Al Khelaifi brama da tempo e che, in vista della prossima stagione, sta già agitando i pensieri di mercato dello sceicco qatariota.

    "BLANC RESTA, MIGLIOREREMO LA SQUADRA" - Quella della prossima estate, è indubbio, vedrà il PSG sugli scudi sul mercato sia in entrata che in uscita. Tanti giocatori vogliono lasciare la Ligue 1, campionato considerato poco competitivo e, probabilmente, alla base delle difficoltà in Champions della sqadra allenata da Laurent Blanc. Proprio il tecnico francese, accusato ieri sera da Zlatan Ibrahimovic di aver cambiato troppo nel modulo tattico della squadra, è stato confermato dal presidente Al Khelaifi che ha anche ribadito: "Dobbiamo riflettere su cosa fare per arrivare più lontano. Tutti hanno dato il massimo ma ovviamente siamo molto delusi. Avremmo meritato la qualificazione, abbiamo una squadra migliore del Manchester City. Abbiamo fiducia nel nostro allenatore e stiamo già pensando a come rinforzare la squadra".

    DA CRISTIANO RONALDO A ICARDI - Una squadra migliore del Manchester City, probabilmente sì, ma priva di giocatori abituati a vincere a livello europeo. Zlatan Ibrahimovic, suo malgrado ne è l'esempio più concreto e con il contratto in scadenza a fine anno dovrà decidere presto cosa ne sarà del suo futuro. Il PSG si troverà a dover rivoluzionare il reparto d'attacco perchè almeno uno fra la punta svedese ed Edinson Cavani (che piace alla Juventus) lascerà il club. L'obiettivo più importante, quello in grado di dare al club parigino esperienza e qualità in ottica Champions League resta l'attaccante del Real Madrid Cristiano Ronaldo. Al Khelaifi ha più volte incontrato Jorge Mendes agente del portoghese ed è pronto a versare una cifra record nelle casse del Real Madrid superiore ai 100 milioni di euro. Nel caso in cui dovessero partire sia Ibrahimovic che Cavani il PSG si fionderà anche su Mauro Icardi. Un incontro con Thohir c'è stato in occasione della gara d'andata fra PSG e Manchester City, ma l'Inter non potrà scendere sotto quota 50 milioni di euro per lasciar partire l'attaccante argentino. Le alternative? Il PSG ha già iniziato ad avviare contatti con l'entourage della stella del Barcellona Neymar, e si sta informando anche con il Borussia Dortmund per Aubameyang (che piace anche al Real Madrid).

    L'ATTACCO NON BASTA - Il PSG ha però dimostrato ieri sera e, in generale, nel doppio confronto con il Manchester City, di aver bisogno di una maggiore profondità di rosa. Alternative di livello internazionale anche in panchina e che possano sopperire, al momento del bisogno, alle assenze che per squalifica o per infortunio possono condizionare uno scontro ad eliminazione diretta. Al PSG manca un centrale difensivo che possa sostituirsi a Thiago Silva e David Luiz. Uno come Mats Hummels o Mehdi Benatia, entrambi in uscita dalla Bundesliga. Manca anche un interno di centrocampo con caratteristiche totali e non puramente offensve come l'adattato Pastore e che permetta a Rabiot di crescere in personalità. Uno come Paul Pogba, che se lascerà la Juventus è però più vicino alla Premier League, o come Yaya Tourè che in uscita proprio dal Manchester City, potrebbe gestire il proprio impiego a Parigi più in Champions che in campionato. Tanti acquisti che dovranno dare il via ad una piccola rivoluzione. L'ennesima a Parigi dove l'ossessione Champions League è è arrivata ai limiti dell'insostenibilità.


     

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