
Qatar, pagelle degli ‘italiani’: Danilo urbanista, disegna le vie del Brasile. Kim irriconoscibile, Pasalic mette il sigillo

DANILO (Brasile/Juventus) 7: schierato da Tite al posto dell’indisponibile Alex Sandro, il concetto non cambia: è un regista aggiunto sia di qua (a destra, come nelle prime giornate del girone) che di là, a sinistra. Da terzino si trasforma in interno nel 3+2 in costruzione dei verdeoro, e pianifica gli spazi di manovra come un urbanista. Nel primo tempo tocca un’infinità di palloni, non ne sbaglia neanche uno. Rimane più bloccato nella ripresa, un brivido, poi il cambio con Bremer.

PASALIC (Croazia/Atalanta) 6,5: entra al minuto 67 per Kramaric, mossa ormai prevedibile, e va a fare l’esterno destro nel 4-3-3. Come Perisic dall’altra parte (vedi il gol del pareggio), anche Mario prova a sfruttare i centimetri sui difensori giapponesi, e tenta l’incornata due volte, ma il pallone finisce sempre a lato. Nella lotteria dei rigori spetta a lui battere quello decisivo. Spiazza Gonda a cuor leggero e corre a festeggiare coi compagni il passaggio ai quarti.

BROZOVIC (Croazia/Inter) 6: quando la squadra di Dalic approda ai rigori, il nerazzurro è l’unico centrocampista titolare superstite. Modric e Kovacic sono stati sostituiti, lui no, perché evidentemente è il perno di questa Croazia. E pur essendo stato impreciso in diversi momenti della gara, è preciso dove conta di più, cioè dagli undici metri. Calcia centrale ingannando Gonda nel secondo, pesantissimo rigore.

VLASIC (Croazia/Torino) 6: entra al posto di Kovacic nei supplementari e ha un impatto piuttosto neutro (per non dire nullo) da mezzala sinistra. In compenso realizza il primo rigore dei croati, non è mai facile rompere il ghiaccio. Risposta secca all’errore iniziale di Minamino.

BREMER (Brasile/Juventus) 5,5: entra al minuto 72 e va a fare un po’ il braccetto un po’ il terzino di sinistra in un Brasile che, volendo, può passare anche a cinque in fase difensiva. Viene subito sorpreso da un attacco alla profondità di Cho, che arriva in porta e calcia pericolosamente. Il millimetrico fuorigioco segnalato non giustifica il pisolino.

KIM (Corea del Sud/Napoli) 4: esce sbronzo dal carnevale carioca. Gli arrivano da tutte le parti, lo travestono e lo trascinano sui carri a ballare. Non avrebbe senso analizzare l’eventuale singolo errore, come nel caso del 3 a 0 di Richarlison, quando il passante di Thiago Silva lo inchioda a centro area.