
Qatar, pagelle degli ‘italiani’: Giroud è da ‘Salvagente d’oro’, leggenda Amrabat, Theo sfiora il 4,5

GIROUD (Francia/Milan) 8: non sarà Pallone d’oro come Karim the Dream, ma come la salva lui la Francia non la salva nessuno. Un altro gol di testa, decisivo, ovviamente su cross di Griezmann. Il ‘Salvagente d’oro’, un premio che bisognerebbe inventare solo per lui.

AMRABAT (Marocco/Fiorentina) 7: e se fosse il fratello cattivo del ct Regragui? Allenatore in campo, cuore, polmoni, muscolo e pelata indimenticabile di questo fantastico e poliedrico Marocco. Quando nel finale va a chiudere su Leao ed esce fuori a testa alta palla al piede, il Portogallo capisce che è finita e gli srotola davanti il tappeto rosso.

LEAO (Portogallo/Milan) 6,5: buttato in campo da un disperato Fernando Santos nell’ultima mezzora di gioco (a cui si deve aggiungere il solito insopportabile recupero monstre), Rafael fa vedere quanto utile sarebbe stato anche prima, e magari dall’inizio. Comincia con una accelerazione delle sue, crea problemi costanti sulla sinistra, dopodiché genera l’occasionissima finale del Portogallo, appoggiando sulla testa di Pepe l’origami della speranza.

RABIOT (Francia/Juventus) 5,5: fa volume, le prende, le dà, è impreciso, non ferma Saka nell’azione del primo rigore inglese, e si affaccia in avanti con un tiro apparentemente elegante che sa più di occasione mancata, la classica telefonata. È chiaro che a correre in su e in giù, di qua e di là in mezzo al campo, e poi dover coprire i buchi anche di Theo e Mbappé, si diventa poco lucidi. Di fatto è sempre una colonna. Ma stasera una colonna da 5,5.

T. HERNANDEZ (Francia/Milan) 5: ciò che gli è permesso in Italia molte, forse troppe volte (quanti spintoni del genere rimangono impuniti in Serie A!), il Var di stasera non lo tollera, e chiama l’arbitro. Con una sciocchezza enorme, e soprattutto inutile, Theo ha rischiato di mandare in fumo il secondo vantaggio francese, arrivato peraltro con grande fatica. Ringrazi Kane, che l’ha sparata alta. Chissà come l’avrebbe presa Didier, che gli preferisce sempre, quando ce l’ha a disposizione, il fratello.

CHEDDIRA (Marocco/Bari) 4: prendendo il posto di En-Nesyri al 65’, poteva ripetere la funzione di ‘contropiedista sprecone’ svolta contro la Spagna. Stava proprio andando così, col solito impatto da parvenu al pranzo di gala (vanificate ben due ripartenze sul più bello), ma poi si è fatto ammonire ed è entrato un’altra volta col piede a martello nel giro di due minuti. Doppio giallo, espulso: mica arbitrava Lahoz. Bluff interrotto, Marocco in dieci dal 93’ al 99’.