In conferenza stampa, dopo Inter-Atalanta, Claudio Ranieri prova a chiarire i motivi del presunto rifiuto di Diego Forlan ad entrare in campo, dalla panchina: "Forlan si è rifiutato di entrare? Non è vero. Gli ho chiesto se poteva garantirmi un certo tipo di lavoro e lui ha risposto che non se la sentiva. Era ancora stanco per la gara di Champions. E' stato leale e sincero. Tutto qui".

Tutto qui?! Ma come? Un calciatore di livello internazionale, l'attaccante premiato come miglior giocatore di Sudafrica 2010, dice che non si sente in grado di garantire il tipo di lavoro richiesto dal suo allenatore e tutto finisce lì? Sullo 0-0 in casa e la zona Champions da inseguire?

Delle due l'una: o Forlan non è in grado di giocare nell'Inter, e allora non va nemmeno in panchina (perché chi va in panchina deve essere in grado di far fronte a qualsiasi richiesta dell'allenatore, anche, all'occorrenza, giocare da terzino), oppure l'attuale tecnico nerazzurro non è un allenatore da Inter, perché, nella migliore delle ipotesi, ha portato in panchina un calciatore non in grado di rispondere alle sue richieste.

Terze vie non ne vediamo.