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  • Reddito Cittadinanza: le mani di una mafia italo-romena sui Caf. Roma, netturbini a pagamento: solo in 20

    Reddito Cittadinanza: le mani di una mafia italo-romena sui Caf. Roma, netturbini a pagamento: solo in 20

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Reddito Cittadinanza Connection: le mani di una mafia italo-romena sui Caf.
    Il sistema dei controlli sul pagamento degli assegni da Reddito Cittadinanza è tale che anche questo, perfino questo è stato possibile: inventarsi migliaia e migliaia di romeni con relativo codice fiscale, andare nei Caf con centinaia di pratiche per volta, farsi riconoscere il diritto all'assegno e l'assegno. Non il lavoro di "furbetti" (che poi sempre ladri sono) ma il lavoro e l'organizzazione di criminalità appunto organizzata e sistematica. Una mafia, una mafia italo-romena ha potuto concepire e realizzare il piano di far pagare migliaia (finora scoperti novemila) di assegni di cittadinanza a prestanome e presta codici fiscali. Un assegno di Reddito cittadinanza fa 600 al mese per 18 mesi fa un bottino che può sembrare magro, ma diecimila assegni fanno...mafia. E come facevano a farsi accettare e vidimare le pratiche e a mandare in pagamento gli assegni? Come fa la mafia: con la complicità e le minacce. Alcuni, non pochi, dentro i Caf fingevano di non vedere e comunque la vista era oscurata dai 10 euro a pratica che l'Inps paga. Se uno si presentava con centinaia di pratiche, la moltiplicazione dei 10 euro invitava a non chiedere spiegazioni...pignole. Altri nei Caf non ci stavano a far da complici e da fessi e quindi rimediavano minacce e intimidazioni. Bilancio provvisorio dei soldi pubblici rubati con questo colpo: 60 milioni. Che vanno ad aggiungersi al lungo conto di pensioni di invalidità che non c'era, di redditi di cittadinanza di falsa miseria, di falsi Isee...In due anni più o meno 15 miliardi. Le mafie infatti preferiscono mettere le mani sui piatti ricchi.

    Netturbini di buona volontà (a pagamento): 20 su migliaia di stipendiati.
    Gualtieri neo sindaco di Roma ha lanciato campagna non di Roma pulita ma almeno di Roma spazzata nelle sue strade entro Natale. E per questo ha chiesto la mobilitazione di un esercito le cui truppe scelte e preponderanti non possono che essere i netturbini dell'Ama, l'azienda pubblica pagata dai contribuenti per raccogliere e smaltire rifiuti. L'Ama ha migliaia e migliaia di stipendiati, non tutti certo addetti alla raccolta. Invitando a lavorare di notte, nei festivi, su base volontaria e pagati extra e a parte, quanti volontari ha finora raccolto il neo sindaco per spazzare Roma? Tra gli stipendiati di Ama solo venti, venti! Se l'esercito di Roma pulita ha davvero le sue caserme e truppe dentro Ama azienda pubblica, si tratta di un esercito di disertori.

    Squali nel Tamigi.
    Difficile da immaginare ma nel Tamigi vivono e nuotano anche degli squali. Non proprio a Londra e sotto i suoi ponti ovviamente, ma alla foce del fiume se ne trovano. L'ipotesi è che abbiano scelto quelle acque come zona per partorire e allevare cuccioli. Ed è una buona cosa che ci siano squali nel Tamigi, intorno agli anni Cinquanta erano state dichiarate letteralmente acque morte e senza vita. Poi, da quando (relativamente di recente) gli umani hanno imparato a gettarvi dentro meno roba chimica, la vita ha ripreso a nuotare nel Tamigi.
     

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