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  • Retroscena Perin: assalto Roma, poi Monchi prese tempo. Ora lo rimpiange

    Retroscena Perin: assalto Roma, poi Monchi prese tempo. Ora lo rimpiange

    • Federico Zanon
    Questione di tempistiche, che nel calciomercato spesso fanno la differenza. Puoi muoverti in anticipo, ma se al momento di decidere, di accelerare, di chiudere l'affare, prendi tempo, corri il rischio di vanificare tutto. E' un pò quello che è successo a Monchi con Mattia Perin, che la scorsa primavera aveva ottime chance di diventare il portiere della Roma per la stagione 2018-2019. Qualcosa però non è andato secondo i piani, dopo aver preso contatti con il Genoa per sondare il terreno, per capire direttamente la situazione, l'ex direttore sportivo del Siviglia ha scelto di temporeggiare, perdendo l'occasione di portare nella Capitale un portiere di sicuro affidamento.

    SORPASSO JUVE - Questioni di priorità, quelle dei giallorossi, che lo scorso maggio non erano certi di perdere Alisson, nutrivano speranze di permanenza del numero uno brasiliano (impegnato al Mondiale in Russia) e non se la sono sentita, in quel momento, di impegnarsi con il Genoa. Preziosi, però, non poteva aspettare, una volta arrivata l'offerta della Juventus l'ha presa in considerazione, senza dare altro tempo a Monchi. Perin è diventato bianconero per 12 milioni più 3 di bonus a inizio giugno, un mese e mezzo prima del trasferimento di Alisson al Liverpool, ufficializzato il 19 luglio. A quel punto Monchi, dopo aver trattato invano Areola del Paris Saint-Germain e Meret dell'Udinese, ha ripiegato su Olsen del Copenaghen, pagandolo 8,5 milioni di euro più bonus. Una cifra non lontana da quella pagata dalla Juve per il portiere azzurro. E questo non può non essere un rimpianto.

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