Robocop-Icardi torna, ma è solo come Spalletti: a fine stagione via entrambi
Icardi torna in campo e si tappa le orecchie, non sente i fischi della Curva e neanche quelli dei tifosi genoani, che ricordano i suoi trascorsi blucerchiati. Palo, gol e assist: questa la sintesi del rientro in campo dell’ex capitano, che al ritorno in Pinetina si sentirà un po’ meno solo, visto che al gol sono tutti corsi ad abbracciarlo, anche Perisic, che poco dopo ha dovuto anche ringraziarlo per la palla-gol ricevuta col contagiri. Icardi si è messo a disposizione della squadra e la squadra si è messa a disposizione di Icardi, questo anche il senso delle parole di Radja Nainggolan, che intervistato a fine gara ha chiaramente lasciato intendere come il gruppo sia pronto a mettere tutto da parte per il bene dell’Inter, soprattutto se il numero 9 sarà pronto a giocare come questa sera, con l’Inter e per l’Inter, come recitava l’ormai nota lettera che il centravanti qualche settimana fa aveva pubblicato sui social. Una missiva dedicata tutta a Luciano Spalletti, anche se in realtà al suo interno il nome del tecnico non appariva mai.
Dopo oltre 50 giorni Icardi torna a giocare e dimostra di non aver dimenticato come si fa. Perché d’altronde saper far gol è un po’ come sapere andare in bici: una volta imparato non si dimentica più. Spalletti non fa marcia indietro, le parole di elogio verso il centravanti, pronunciate in conferenza alla vigilia del match, rappresentano uno specchietto per le allodole. Tra i due il feeling è interrotto e difficilmente torneranno a stimarsi come in passato. Intanto, però, più per volere della società che per volere di Spalletti, Icardi è tornato in campo ed è tornato a segnare. Adesso per Luciano sarà molto più difficile far valere i propri principi.