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L'esplosione di Felix-Afena Gyan in casa Roma ha fatto passare sottotraccia le due partite consecutive passate completamente in panchina o quasi di Nicolò Zaniolo che, dopo aver dato forfait al doppio impegno della Nazionale Italiana per un problema al polpaccio è partito fra le riserve subentrando soltanto a 13 minuti dalla fine contro il Venezia ed è rimasto in panchina per tutti i 90 e passa minuti della gara contro il Genoa decisa dalla stellina ghanese e dalla sua doppietta. Quella del fantasista ex-Inter non è sciuramente la migliore delle annate, ma il tempo dell'attesa è finito anche per José Mourinho.

COLLOQUIO E STRIGLIATA - L'allenatore portoghese puntava e punta ancora tantissimo su Zaniolo, ma negli ultimi giorni l'atteggiamento nei suoi confronti è leggermente cambiato. Mou ha abbandonato il toni accondiscendenti e di attesa e, al contrario, lo ha convocato in privato per un colloquio che sapeva di strigliata. Da Zaniolo vuole e chiede di più sia in allenamento che in campo e, nell'immediato post-Venezia, c'è stato fra i due un acceso confronto.
ULTIMA CHIAMATA - Il cambio di modulo, va detto, non lo aiuta perché nel 3-5-2 oltre a Felix-Afena ha ritrovato lucidità e pericolosità anche Mkhitaryan. Da seconda punta Zaniolo non ci ha mai giocato, ma potrebbe essere la gara contro lo Zorya la prima e forse ultima chiamata per quel cambio di passo che tutti aspettano da quando l'esterno è tornato dal duplice e gravissimo infortunio. Quest'anno ha all'attivo 0 gol e 0 assist fra campionato e Conference League.Troppo poco per uno con il suo talento.