Dzeko: 'Segnare alla Juve? Conta solo batterla. Non rimpiango l'Inter, bene per tutti che lotti per lo scudetto'
IL PRIMO GOL ALLA JUVE - "Cosa mi ricordo del primo gol alla Juve? L'esultanza, che è venuta spontanea dato che la palla non era perfetta e per me era qualcosa di importante ed emozionante. 97 gol sono tanti? Potevano essere di più".
LA GARA CON LA JUVE - "Speriamo che il 98esimo arrivi domenica con la Juventus. Speriamo arrivi, ma al momento noi abbiamo più bisogno di punti che non di gol di Dzeko".
I GIOVANI - "Sono uno dei più vecchi con Kolarov, Mirante e Fazio. Noi proviamo sempre a dare consigli ai ragazzi. Loro hanno gran talento, ma devono dare sempre di più perchè il talento è importante".
IL DISTACCO - "Sfida impossibile con la Juve? No, dobbiamo giocare tutte le partite allo stesso modo. Col Torino non siamo stati al nostro livello, nessuno di noi. Facevamo grandi cose, come con la Fiorentina, ma col Torino non è andata così. Non c'è tempo di piangere e ora abbiamo una grande partita con la Juve. Siamo pronti".
FUTURO - "Se resto da dirigente come Kolarov? Sono contento innanzitutto che ha rinnovato perchè in campo e fuori è un giocatore fondamentale. Lui già guardandolo si vede che può avere un futuro. Io non ci ho ancora pensato ed è presto".
RIMPIANTO INTER - "Rimpianto di non essere andato all'Inter? No, non ci penso. Certo, l'Inter è una squadra che gioca bene e che resterà in alto fino alla fine a lottare con la Juventus ed è un bene per il calcio italiano".
