Il fantasista Adem Ljajic si appresta a vivere il primo Roma-Fiorentina da ex di turno. 'È la gara tecnicamente più difficile - ha dichiarato il serbo in un'intervista a Il Messaggero -. Sono legato a Firenze, ai tifosi, alla squadra. Quattro anni non si dimenticano, lì mi sono affermato ma non cerco rivincite. Esultare? No, non potrei. Magari i tifosi della Roma potrebbero restarci male, ma io sono fatto così. Il rapporto con Montella? Io, tranne con uno (ride pensando a Delio Rossi, ndr), mi sono trovato bene con tutti gli allenatori che ho avuto, ma lui è stato il più importante. Mi faceva sentire al centro della squadra, avvertivo la sua fiducia. Presto sarà il migliore al mondo'.

'Sono contento di ciò che ho fatto fino ad ora, sia quando sono partito titolare sia quando sono subentrato: non mi sento un calciatore part time - ha affermato Ljajic parlando della sua prima parte di stagione con la Roma -. Un rimpianto? La partita con il Sassuolo. Ce l'ho ancora in testa. Ho sbagliato molti gol, mi prendo la responsabilità di quel pari. Il nostro obiettivo era e resta l'Europa. Ovvio che, guardando la classifica, si può pensare anche alla Champions. Aspettiamo, per adesso siamo lì. Garcia? Con lui ho un ottimo rapporto. Il mio ruolo? Posso giocare in tante posizioni in attacco. Partire da centravanti, come ho fatto recentemente, non è ciò che preferisco. Va meglio da seconda punta o trequartista. Alla Totti? Sì, ma rimpiazzarlo è difficilissimo... Francesco è un fenomeno'.