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  • Roma, Fonseca: 'In Italia l'arbitraggio non è uguale per tutti. Dobbiamo cambiare mentalità, su Dzeko...' VIDEO

    Roma, Fonseca: 'In Italia l'arbitraggio non è uguale per tutti. Dobbiamo cambiare mentalità, su Dzeko...' VIDEO

    Ecco la conferenza stampa di Paulo Fonseca alla vigilia di Roma-Bologna all'Olimpico. 



    Ha capito cosa è successo contro il Sassuolo?
    “Sì, ho analizzato cosa è successo. Per me è facile capire cosa è successo”.

    Quali sono le condizioni di Pastore e Mkhitaryan?
    “I due si sono allenati normalmente. Miki sta meglio di Pastore. Ci sono però entrambi per la partita”.

    Cosa fa un allenatore per il salto di qualità da squadra vincente?
    “Stiamo lavorando per cambiare questa mentalità. Non è stato solo un problema di mentalità. Abbiamo sbagliato tatticamente, ho sbagliato io tatticamente e i calciatori tecnicamente e tatticamente. E’ un problema di come abbiamo iniziato la partita. Quando si sbaglia così, come nei due primi gol, la squadra ha perso equilibrio. Dopo l’intervallo siamo stati meglio. Prima però abbiamo perso equilibrio. Abbiamo giocato bene con la Lazio, ma la prima parte con il Sassuolo è stata totalmente diversa. Il principale problema è stato tecnico e tattico. Mentalmente stiamo lavorando con i giocatori per far capire di essere sempre ambiziosi e avere una mentalità vincente. In questa stagione ho sentito che questa squadra ha ambizione. Anche quando abbiamo perso, Torino, Juventus ad esempio, abbiamo lottato. Poche volte non abbiamo avuto ambizione. Abbiamo fatto una parte con il Sassuolo decisamente contraria a quella che noi vogliamo”.

    Parliamo di Kolarov. Giocatori di personalità possono essere utili già con il Bologna?
    “Vediamo domani. Ho uno-due dubbi. Non voglio parlare di giocatori che potrebbero giocare domani. Kolarov è un leader. Può essere un’opzione”.

    Ha dichiarato che è abituato a gestire lo spogliatoio da solo. Cosa è successo a Reggio Emilia? Ritiene interventi esterni utili?
    “Non voglio parlare di quello che succede nello spogliatoio. Sono io che parlo sempre ai giocatori. Si è parlato molto di questa cosa. Siamo tutti insieme, allenatore e società. Senza dubbio”.

    Pellegrini è squalificato, volevo tornare su Pastore. Non è in grado di giocare titolare?
    “E’ difficile. Abbiamo altre soluzioni, abbiamo Miki, Kluivert che può giocare anche lì. Perotti anche. Pastore non è al meglio per iniziare la partita”.

    Con il Sassuolo l’arbitro è stato molto severo con i cartellini gialli contro la Roma. Come lo commenta?
    In parte sono d’accordo. Non abbiamo perso perché l’arbitro ha sbagliato, ma perché non abbiamo giocato bene. Non parlo di arbitri, ma è difficile capire il motivo per cui la Roma abbia tanti cartellini gialli. Ho visto tante partite e la linea di arbitraggio non è la stessa per tutte le squadre. Io non penso che siamo una squadra molto fallosa e cattiva da giustificare tanti cartellini gialli. Solamente questo.

    Carles Perez e gli altri nuovi a che punto sono? Perez può giocare domani sera?
    Hanno tutti qualità, ma devono adattarsi. La Serie A è diversa dalla Liga. Hanno bisogno di adattamento per capire com’è il calcio qui. Vediamo se giocheranno domani.


    Senza Diawara sembra che la Roma abbia perso equilibrio. Come si può ritrovare?
    Con un buon posizionamento. E’ vero che Diawara tatticamente compie questo lavoro in modo quasi perfetto. Cristante anche ha questa capacità e può fare lo stesso. Non ha senso cambiare Mancini per farlo giocare lì perché è solamente una questione di posizionamento.

    Si è parlato del suo colloquio a caldo con Dzeko in campo. È arrabbiato perché non è stato creduto quando ha spiegato che avete parlato solo dell’arbitro?
    Io non mento. Quando non voglio parlare di qualcosa dico che non voglio, ma non dico bugie mai. Io dopo la partita ho detto la verità: Dzeko mi ha detto di non parlare con l’arbitro perché non si può cambiare quello che è successo. E’ un consiglio di un giocatore. Non capisco perché dopo che detto questo si solleva la questione di nuovo...Non ho bisogno di mentire, non lo faccio. Se non avessi voluto dire quello che mi ha detto Dzeko, non lo avrei detto. La verità è questa.

    Sta pensando di mettere Dzeko alle spalle di Kalinic?
    Ci ho pensato, ma non è facile cambiare il gioco, che cambierebbe totalmente con Dzeko e Kalinic in campo. Può succedere durante la partita.

    Dzeko ha detto che la squadra è forte,  ma che i giovani devono dare di più. E’ d’accordo?
    Dzeko ha detto che siamo tutti responsabili, lui in primis perché è il capitano. Lui ha detto che lo siamo tutti, non solamente i più giovani. Onestamente non mi sembra una critica ai giocatori più giovani, mi sembra un consiglio. Dzeko è il leader dello spogliatoio, non ho sentito un tono critico alla squadra. Abbiamo perso, ma non mi sembra una critica per i giovani. Sulla mancanza di qualità: la sconfitta contro una squadra come Sassuolo arriva se non hai avuto qualità.

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