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  • Roma, le pagelle di CM: Spinazzola rose viola. Pedro da leccarsi i baffi

    Roma, le pagelle di CM: Spinazzola rose viola. Pedro da leccarsi i baffi

    Roma-Fiorentina 2-0

    Mirante 6,5
    : Nemmeno parte l’aperitivo (ahinoi virtuale) e arrivano due pericoli verso  la porta che però nemmeno gli sporcano i guanti. Poi inventa l’assist siderale per il gol di Spinazzola che evidenzia la necessità a volte di non dover far ripartire l’azione dal basso. Poi si becca le scuse di Karsdorp per un retropassaggio insidioso e il primo tempo finisce qui. Chiude la serata senza subire gol. E quindi col sorriso.

    Mancini 7: Non rinuncia alle maniere forti per intimorire Ribery e gioca con una tranquillità che non si vedeva da tempo. Attento, deciso, puntuale. Forse la sua migliore prova da difensore a 3 della sua avventura romanista.  Provvidenziale l’allungo al 30’ che ha impedito la battuta a rete del francese. L’impressione è che con Smalling vicino (e senza Bruno Peres) sia decisamente più a suo agio.

    Smalling 7: Ritrova il campionato di serie A ma non trova un avversario fisso nel senso che il più pericoloso è Castrovilli dalle retrovie. Il ritmo da pop londinese dei primi minuti lascia subito spazio a note rock come quando in doppio tackle va ad aggredire la Fiorentina ben oltre la metà campo. E’ totem rassicurante per tutti. Anche per Fonseca.

    Ibanez 6,5: Più dolcetti che scherzetti, e vede le streghe solo nei primi dieci minuti quando sbaglia qualche tempo di intervento. Poi è tutto più semplice anche perché la Fiorentina senza punte non impensierisce più di tanto.  Gioca d’anticipo, azzarda l’uscita palla al piede e morde senza fare male. Difesa ok.

    Karsdorp 6,5: Bisogna puntare su un terzino destro, e Fonseca sembra aver scelto l’olandese. Il progetto “riscatto” procede con miglioramenti visibili. Alle domande difensive risponde con maggiore accortezza senza però perdere la voglia di osare come al 36’ quando impegna Dragowski. Sembra pure più cattivo. Il che non è un male. (20’st Bruno Peres 6: ordinaria amministrazione)

    Pellegrini 6,5: Ha un bel da fare con Ribery e Amrabat, ma solo nel primo quarto d’ora. Poi fa scivolare l’acqua di una marea che pian piano occupa il campo viola lasciando poche speranze agli avversari schiacciati sulla costa. Si prende pure un rigore nella ripresa ma Orsato non va nemmeno al Var. E’ la terza di fila che finisce tra gli applausi virtuali. (34’st Cristante ng)

    Veretout 6,5: Di viola non c’è più traccia, i suoi polmoni ora sono giallorossi ma dopo 30 secondi apre la porta a Castrovilli rischiando l’invasione di un ospite poco gradito. Si riprende e si becca un giallo nel tentativo di frenare il talento senza tempo di Ribery. Bavero alzato nella ripresa e macchina che cambia marcia. Bonaventura lo soffre, Dragowski lo teme dalla distanza. Nasce dal suo break il gol del 2-0. (44’st Kumbulla ng)

    Spinazzola 7,5: Primo tempo di stile Da Vinci per il Leonardo di Trigoria. Mette una pezza dopo un minuto per anticipare Bonaventura a mezzo metro dalla porta, ma la vera impresa arriva qualche attimo dopo quando inverte il vento ostile realizzando il primo gol e demoralizzando la Fiorentina. Un mazzo di rose inaspettato considerato l’andamento dei primi dieci minuti. Poi resta  pericolo costante per tutta la partita. Un martello per le povere orecchie di Quarta e compagni.

    Pedro 7,5:  In tempi in cui è utopico anche solo immaginare un week end alle Canarie c’è Pedro che prova a portare in un campionato decisamente mediocre una ventata di Oceano Atlantico. Il tocco da spiaggia che arriva al termine di un’azione magistrale è solo la ciliegina dell’ennesima prestazione da stella ben lontana dal diventare cadente.  Al 19’ lo spagnolo di Tenerife riapre l’album dei ricordi di Udine ma il suo tiro a giro lambisce il palo. (20’st Perez 6: raccoglie i festoni di un Halloween felice)

    Mkhitaryan 7: E’ la traccia segreta dei vecchi dischi o cd. Sta lì senza far rumore e quando non te lo aspetti ti fa saltare sulla sedia. Nel primo tempo quando impegna Dragowski all’ennesimo intervento. Nella ripresa quando prende palla a centrocampo e si fa tutto il campo prima di farsi anticipare all’ultimo secondo da Milenkovic e poi ancora in occasione del 2-0 dove ci mette tanto del suo. Fondamentale il suo lavoro di pulizia tra le linee.

    Dzeko 7: Sarebbe il personaggio protagonista di qualsiasi serie tv. Fondamentale nel gol di Spinazzola perché attira a sé due avversari permettendo la volata solitaria del compagno mentre sottoporta è decisamente meno fortunato anche per “colpa” di Dragowski. Nella ripresa più che sfortunato però è tardivo sulle intuizioni di Pedro ma è bravo a cucire l’azione del gol dello spagnolo. Gli manca solo il gol. L’unica domanda che facciamo oggi a Fonseca è: perché Ibra può giocarle tutte ed Edin no?

    Fonseca 7,5: Se escludiamo l’approccio di nuovo sottotono possiamo dire di aver visto una sola squadra in campo ed è quella guidata dal portoghese. Gradevole il giro palla, sopra le righe la prova difensiva. E’ mancata un po’ di cattiveria ma il morso del cobra kai con Pedro rivela anche miglioramenti tattici in fase offensiva. Miglioramenti evidenti anche da parte di alcuni singoli come Karsdorp e Mancini. I risultati sono tutti dalla sua e di nuovo contro la Fiorentina (come l’anno scorso) si vede la sua Roma più bella.

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