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  • Romamania: l'avversario più difficile per De Rossi è il pessimismo

    Romamania: l'avversario più difficile per De Rossi è il pessimismo

    • Alessandro Austini
    Ci risiamo. Sono bastati un pareggio a Napoli, frutto di una prestazione piuttosto spenta e di episodi casuali, e le concomitanti vittorie di Lazio e Atalanta per far tornare il mondo romanista al punto di prima. Quello, per intenderci, appena precedente al recupero della partita di Udine, che aveva ribaltato gli umori cittadini. Ma è durato solo tre giorni. 

    Non ce la faremo ad arrivare quinti” pensano e ripetono di nuovo in tanti, scoraggiati da un calendario che per la Roma è oggettivamente più difficile rispetto alle rivali per la corsa a un posto in Champions, con una semifinale di Europa League di mezzo e da giocare contro l’unica squadra imbattuta in Europa.

    Sulla carta sembra una montagna impossibile da scalare e, a guardarsi indietro, si rischia di scivolare indietro e ritrovarsi senza nulla in mano alla fine della stagione. Poi, però, ci sono le partite da giocare e l’incertezza insita nel calcio. Eppure il verdetto sembra già scritto se si ascolta la tendenza generale. Tutti, o quasi, si sono convinti che le altre vinceranno le partite rimaste da giocare in campionato, mentre la Roma perderà punti. “Perché ti pare che l’Inter già campione, con le tifoserie gemellate, fermerà la Lazio?” e “l’Atalanta è lanciata e batterà sicuramente anche la Fiorentina nel recupero”. Come se un esito favorevole ai giallorossi sia un’ipotesi da non considerare neppure.

    A pensarci bene, più che il calendario è proprio questo inguaribile pessimismo cosmico, tipico della città, l’ostacolo principale contro cui deve combattere De Rossi. Lui stesso lo aveva denunciato qualche settimana fa, salvo finirne in parte contagiato. Nelle ultime uscite pubbliche il tecnico ha infatti sottolineato spesso l’aspetto della stanchezza fisica e mentale dei giocatori e degli impegni ravvicinati. E in effetti la Roma vista a Napoli non ha dato l’idea di una squadra ancora piena di energie.

    Ma come avvenuto più volte nel recente passato, questo gruppo ha dimostrato di sapersi trasformare proprio negli appuntamenti decisivi, di compattarsi e diventare un blocco unico capace di superare i propri limiti oggettivi.

    Dalla Roma non si può pretendere che arrivi quinta e vinca l’Europa League, ma questo non significa non debba provarci e non possa riuscirci. Nello scontro diretto di Bergamo passerà molto della qualificazione in Champions. E prima si giocheranno la doppia sfida con i tedeschi e la gara con la Juventus. Tutto può ancora accadere, nel bene e nel male. “Ma ti pare che…”. E se invece fosse?

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    North Of The Tiber
    North Of The Tiber

    Non è "pessimismo" è solo paranoia, tutti complottano contro la Roma! Sono una squadra nella medi...

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