Roma-Milan, Spalletti contro Montella: amici, compagni e ora avversari
17 gol in 30 partite per l'Aeroplanino, nell'allora Serie C, sotto la guida del tecnico di Certaldo (foto passioneempoli): bottino che gli fa prendere il volo. Prima il Genoa, dove in Serie B, nel ''95-'96 mette a segno 21 reti, vincendo anche la Coppa Anglo-Italiana, alzata nel cielo di Wembley, poi la Sampdoria. 22 gol nel '96-'97, 20 quella successiva. Poi, nella sponda bluerchiata di Genova, ecco Luciano Spalletti. Ancora lui. Di nuovo. I gol sono meno, 12, anche le presenze (22) a causa di un infortunio. Brilla Montella, non la Samp di Spalletti che retrocede: le strade si dividono nuovamente, ma è solo l'ennesimo arrivederci.
Il tour di Montella continua: ciao Genova, eccomi Roma. 40 miliardi di lire sborsati dalla società giallorossa per portarlo a Capello. Gol, scudetto, polemiche e liti: la sua esperienza romanista è piena, mai un passaggio a vuoto. Poi, nel 2005, rieccolo: Spalletti all'ombra del Colosseo. Tecnico in rampa di lancio, il toscano; giocatore a fine viaggio, l'Aeroplanino. Un anno e mezzo insieme: 13 presenze e un gol il primo anno, 12 presenze e 3 gol nella prima parte del 2006/07, poi ecco il Fulham in prestito. Ritorno a Roma in estate, ma altro viaggio verso il passato, con la Samp pronto ad accoglierlo per una stagione. Prima di appendere le scarpe al chiodo nel 2009, un'altra annata alla Roma, per dare una mano al vecchio amico, sempre alla guida della squadra giallorossa.
Finita qua? No, perché il calcio per Montella va oltre. Diventa tecnico degli Allievi della Roma poco prima delle dimissioni di Luciano Spalletti nell'estate del 2009. Ora, sono ancora legati da un filo, più sottile: uno sulla panchina della Roma, l'altro su quella del Milan. Entrambi al secondo posto, lunedì sono pronti a darsi battaglia per candidarsi al ruolo di anti-Juve. Uno, Spalletti, forgiato dall'esperienza in Russia; l'altro, Montella, da quella difficile alla Samp dopo gli anni d'oro di Firenze. Amici, compagni, allenatore e giocatore e ora avversari. C'è tutto nel loro rapporto. C'è tutto in quella foto.