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  • Monchi: 'Alisson resta un altro anno. Vedrei bene Kluivert in Italia, Schick...'

    Monchi: 'Alisson resta un altro anno. Vedrei bene Kluivert in Italia, Schick...'

    Ha parlato di tutto il direttore sportivo della Roma, Monchi, intervenuto ieri in un incontro con stampa estera. 


    SU BARCELLONA -  “Con la testa sarà sfida difficile, loro sono forse la miglior squadra del mondo. E hanno più possibilità di noi. Se parlo con il cuore penso che ce la possiamo fare. Guardo calciatori e staff e vedo qualcosa di diverso fino a ciò che vedevo qualche settimana fa”.

    SUL MERCATO - “Finora non abbiamo venduto nessuno e non abbiamo ricevuto offerte. L’obbligo di un ds è ascoltare tutti. In questo momento però - ha aggiunto Monchi - dobbiamo fare meno e parlare di più”.

    SU PALLOTTA - “A Pallotta interessa seguire le regole dell’Uefa, ha investito tanti soldi nella Roma e li investe ancora, ma ci sono delle regole. Dobbiamo sistemare il bilancio. Il nuovo stadio sarà uno step positivo per il futuro. Roma città violenta? Non sono d’accordo con questa descrizione. La mia forza è il brand Roma, quando chiamo e dico che sono il ds della Roma le porte si aprono”.

    SU SCHICK E KLUIVERT - “Sappiamo che Patrik è un calciatore ancora giovane e ha bisogno di un percorso, ma la qualità ce l’ha. Magari quando arriverà a 40 milioni come valutazione tutti saremo più convinti che li vale. Anche lui non è convinto ancora. Dani Alves è stato un anno e mezzo un giocatore normale, e i tifosi non erano contenti. Poi è diventato importante. C’è una parola molto importante: adattamento. Kluivert al City?  Non è fisicamente forte, anche se tecnicamente è fortissimo. Sembra più un giocatore per Spagna o Italia”.

    SU SALAH - "Su Momo ci sono due cose importanti da capire. Primo: la cessione fatta prima dell’effetto Neymar che ha rivoluzionato il mercato. Ma soprattutto è importante sapere che noi avevamo necessità vendere Salah prima del 30 giugno. Con queste due condizioni penso che abbiamo fatto una vendita importante, altrimenti diventa che io e Baldissoni siamo scemi”.

    SU UNDER E ALISSON - “Under dove può arrivare non lo so, ha qualità e testa e ha la voglia di fare cose importanti. Queste tre cose sono fondamentali. Se diventerà un giocatore importante o per club più grandi non lo so. Alisson? Se penso ad un futuro di Alisson alla Roma per trenta anni dico di no, se invece penso ad un futuro di una settimana dico di sì o se mi chiedete per il prossimo anno dico di sì. Noi non abbiamo la necessità di venderlo”.

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