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  • Roma, pari che sa di sconfitta: o batti la Juve o sei fuori dalla Champions. Ranieri, che spreco con Zaniolo!

    Roma, pari che sa di sconfitta: o batti la Juve o sei fuori dalla Champions. Ranieri, che spreco con Zaniolo!

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    La Lazio non si è scansata, è stata scansata dall'Atalanta: non buono per la Roma (a meno che l'umore romanista voglia consolarsi con l'aglietto dell'addio della Lazio al quarto posto e del rischio concreto, sempre per la Lazio, di non qualificarsi, in classifica almeno, neanche per l'Europa League). No buono per la Roma l'Atalanta che fa tre punti e scoppia di salute.

    Il Genoa ha solo tre punti di vantaggio sull'Empoli che è passato sui resti di una Fiorentina in caduta libera. No buono per la Roma, vuol dire che il Genoa almeno un punto lo vuole. Non sono buoni presagi. Quando comincia, è così che comincia: due no buono per la Roma. Che quindi deve vincere più o meno per forza. Ma quando si comincia la Roma comincia contratta, fuori ritmo soprattutto dietro dove Manolas non è il solito Manolas. Per il Genoa Bessa è il migliore sulla sua fascia destra e Kouamé spesso fa danni alla difesa romanista dall'altro lato. Non fosse per Lapadula che quasi sempre s'impappina sul pallone o sul passaggio...

    E' meglio il Genoa per un quarto d'ora, poi la Roma un po' si scioglie dai suoi nodi e Radu fa una parata da decidere o cambiare la partita su colpo di testa di Fazio. E' il minuto 18 e da lì al minuto 40 è soprattutto Roma: bene El Shaarawy, bene Dzeko, bene Florenzi, bene Fazio. Meno bene Zaniolo, Pellegrini bene ma se ne mangia uno e mezzo di gol. Gli ultimi cinque minuti del primo tempo invece vedono mini ma tosto assedio del Genoa alla Roma. Alla fine quelli di Sky, con generosità, contano: sei palle gol per il Genoa, cinque per la Roma.

    Per mezz'ora del secondo tempo palle simil gol ce ne saranno ancora meno: un sinistro di Zaniolo, un colpo di testa di Dzeko...La partita è un pendolo di azioni da una parte e poi dall'altra. Pendolo corto però, a tirare e in area avversaria si arriva poco. Fino a che Kluivert (da poco entrato) Dzeko e quindi El Shaarawy al volo: Roma in vantaggio. Mancano dieci minuti recupero compreso, Roma ce l'ha fatta? Si stende a terra Florenzi, non ce la fa, deve uscire. Bruttissimo presagio, paura nelle vene dei giallorossi. Paura e imprudenza, tocca a Schick la marcatura su calcio d'angolo del Genoa di un difensore del Genoa venuto a saltare, marcatura immaginaria e Romero pareggia di testa. Roma sbanda, provoca calcio di rigore, va a tirarlo Sanabria, Mirante para.

    Finisce come tutti sanno uno a uno. Ma per il Genoa è mezza vittoria (quattro punti sull'Empoli e scontro diretto a favore). Per la Roma è mezza sconfitta, anzi tre quarti di sconfitta, anzi sconfitta in sostanza se non nella forma. Un No Buono complessivo con le maiuscole. Col senno di poi non è stata una brillante scelta quella di riproporre Zaniolo esterno a destra. Lì ci gioca male e la scelta ha avuto come risultato di spegnere Zaniolo e rinunciare per tre quarti di partita alle accelerazioni di Kluivert. Col senno di cui son tutti capaci, quello dell'evidenza, è bastato alla Roma perdere in campo un difensore in palla per perdere il controllo della partita. Col senno della classifica la Roma si è impantanata Genova e adesso deve battere la Juventus altrimenti Champions un'altra volta.

    Un'altra volta...magari quando arriva Er Katar. Er l'articolo, Katar il nome della Cosa, dell'Entità. Er Katar, figura immanente e metafisica: è in ogni luogo della chiacchiera romanista. Er Katar, uno Stato e un portafoglio antropomorfizzati, immaginati a immagine e somiglianza di tifo creatore. Er Katar, un eroe della Marvel giallorossa. Er Katar che fa? Er Katar quando? Er Katar come? Er Katar di cui non mancano nella capitale esegeti, pluri informati, dietrologi, esperti perché "quello che lavora con mio cugino ha saputo che...". Er Katar che deve sbarcare, comprare, miracolare a Roma e la Roma. Er Katar pensaci tu!


    IL TABELLINO

    Genoa-Roma 1-1 (primo tempo 0-0)

    Marcatori:
     37’ st El Shaarawy (R), 46' st Romero (G).

    Assist: 37’ st Dzeko (R), 46' st Veloso (G).

    Genoa (4-3-2-1): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager (38’ st Sanabria), Radovanovic, Veloso; Bessa (47' st Rolon), Koaume; Lapadula (28’ Pandev). All. C. Prandelli.
    Roma (4-2-3-1): Mirante; Florenzi (44’ st Karsdorp), Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo (25’ st Kluivert), Pellegrini (21’ st Schick), El Shaarawy; Dzeko. All. C. Ranieri.

    Arbitro: P. S. Mazzoleni di Bergamo.
    Ammoniti: 6' st Zaniolo (R), 39’ st Kluivert (R), 51' st Rolon (G).
    Note: al 50' st Mirante (R) respinge rigore a Sanabria (G).

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