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  • Romamania: Florenzi terzino è un problema, ma che Smalling!

    Romamania: Florenzi terzino è un problema, ma che Smalling!

    • Paolo Franci
    Difficile passare dalla Roma così poco logica e spaesata che le ha prese dall'Atalanta, a quella che a Lecce ha giocato con personalità e le necessarie scintille agonistiche. E in ogni caso, questo è il segnale evidente del work in progress di Fonseca, un fatto assolutamente accettabile, considerando che alcuni dei pezzi più importanti della sua idea di calcio sono arrivati quando la stagione era ormai partita. Del match di Lecce mi è piaciuta l'interpretazione difensiva, anche se continuo a pensare che Florenzi terzino sia un problema e che Mancini deve ancora adattarsi al nuovo gioco e al nuovo ambiente. Però, signori, che Smalling! Il centrale ex Manchester United mi è piaciuto tantissimo sia nella gara d'esordio all'Olimpico - certo non è colpa sua il gol di Zapata - sia nella trasferta di Lecce. Trasferta nella quale, non solo ha fatto quel che doveva e molto di più nelle tante chiusure difensive, ma ha anche alzato il pressing sulla trequarti avversaria mostrando sicurezza nei propri mezzi, condizione atletica e quel coraggio di chi sa il fatto suo e alza i giri per aiutare la squadra. L'ho visto recuperare palloni oltre il centrocampo, fattore che ha consentito alla Roma di dare continuità all'affresco offensivo, e l'ho visto indicare la via ad alcuni suoi compagni con qualche suggerimento. Insomma, gran personalità. E se questo era il centrale dello United costretto a traslocare solo per l'arrivo dell'acquisto record Maguire, un motivo ci sarà no? 

    Non mi è dispiaciuto, stavolta, Diawara. Può e deve fare di più, ma il lavoro sembra che stia pagando. E' una notizia maledetta, invece, quella dell'infortunio di Pellegrini, proprio nel momento in cui stava iniziando a ritagliarsi il ruolo - se non di leader, quelli sono due: Kolarov e Dzeko - di punto di riferimento della squadra. Due mesi di stop sono una gran fregatura per lui, per la Roma e per Mancini. Adesso, vedremo a che punto siamo nella trasferta di Europa League in casa del Wolfsberg, squadra assai più tosta di quel che non dica il suo curriculum. In Austria si va per imprimere una direzione decisa all'avventura di Coppa, consapevoli che il gironzolar per l'Europa potrebbe diventare obiettivo reale, una volta passato il girone. E sul fatto che la Roma possa chiudere la pratica agevolmente non ho dubbi. E non credo che ne abbia Paulo Fonseca

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