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  • Romamania:| Quale De Rossi con Zeman?

    Romamania:| Quale De Rossi con Zeman?

    'Per me De Rossi non è un regista, è un centrocampista'. Ovvero un intermedio. Parola di Zeman. Il boemo solleva il primo grande dubbio tattico della prossima stagione. E non è roba da poco, trattandosi del giocatore più pagato nella rosa, nonché quello più rappresentativo insieme a Francesco Totti. La questione conseguente a questa riflessione è l'utilità di De Rossi nello scacchiere del boemo. Certo, Capitan Futuro ha più volte ricoperto quel ruolo, ma gli anni passano, gli inconvenienti muscolari aumentano e la seconda metà della scorsa stagione è stata caratterizzata dalla pubalgia e dall'infortunio al piede, che ne hanno condizionato notevolmente il rendimento.

    Il De Rossi di tredici anni fa era Damiano Tommasi. All'epoca aveva 23 anni ed era perfetto per corsa, inserimento e spirito di sacrificio nel ripiegare. Un tipo di giocatore più paragonabile ora a Brighi, ma per ricordarne il periodo migliore bisogna tornare a cinque anni fa con Spalletti. De Rossi oggi ha 29 anni (6 in più del Tommasi zemaniano), e sia per caratteristiche sia soprattutto per motivi fisici non potrà soddisfare costantemente le richieste del tecnico: in sostanza, rischia di diventare un pericoloso equivoco, e occorre arginarlo. Zeman chiede un dispendio fisico enorme ai giocatori: per accontentarlo e accompagnarlo in Europa, come hanno chiesto ieri i tifosi, serve un'ingente campagna acquisti.

    Vi ricordate lo scorso anno la Juventus? Conte era consapevole dell'importanza degli esterni d'attacco per il suo gioco, e chiese a Marotta di averne almeno cinque in rosa: Giaccherini, Pepe, Elia, Estigarribia e Vucinic. Nello stesso ordine di idee dovrà rientrare Sabatini, diminuendo al massimo il rischio stanchezza nei ruoli chiave. Gli stessi giocatori dovranno responsabilizzarsi: poche chiacchiere, facce scontente e tanto lavoro. Ora l'attenzione è tutta sull'allenatore, ma si sposterà presto sulla squadra. Zeman ha i suoi pallini: lo si può anche accontentare, ma accanto a loro dovranno arrivare giocatori pronti, forti, di respiro internazionale. Perchè il boemo passa, al massimo resterà fino al 2014, poi rimarrà la Roma.

     

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