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  • Romamania: Spalletti frena gli entusiasmi e riporta la testa all'Inter

    Romamania: Spalletti frena gli entusiasmi e riporta la testa all'Inter

    C'è chi pensa al derby, con domande sui diffidati da preservare contro l'Inter. Non Luciano Spalletti, fortunatamente. Il tecnico è ostinato, vuole cambiare la mentalità di una piazza e di una tifoseria profondamente ancorate al concetto di campanile cittadino. La Roma deve iniziare a guardare oltre, alla possibilità di dimenticare le rivalità interne e di darsi un orizzonte se non europeo, quantomeno nazionale. 

    Che ci si concentri sull'Inter, dunque. Altro potenziale crocevia per la stagione romanista, nata sotto altre aspettative ma che ora ha nel terzo posto l'obiettivo minimo da centrare. Imporsi nello "spareggio" con i nerazzurri vorrebbe dire tagliare fuori quella che probabilmente è la rivale più accreditata: volare a otto punti di vantaggio con altrettante gare da giocare sarebbe vitale per le ambizioni giallorosse.

    Alla luce di una sfida così delicata, passano chiaramente in secondo piano anche le vicende settimanali che hanno riguardato James Pallotta e Francesco Totti: Luciano Spalletti ha tuonato in conferenza stampa contro chi chiedeva giudizi e probabilmente è il caso di non addentrarsi ulteriormente in una questione che vedrà la sua risoluzione solamente nelle prossime settimane.

    I fatti di campo lasciano un grande dubbio in vista dell'Inter: che Roma vedremo, quella con Dzeko o senza Dzeko? Ce lo diranno le scelte di Spalletti, che da fine psicologo ha subito rimesso in campo il bosniaco a Udine, recuperandolo a tempo di record dopo gli errori del Bernabeu, ma che adesso dovrà conquistarsi la maglia da titolare partita dopo partita. Tre maglie dunque che si contenderanno il bosniaco, El Shaarawi, Salah e Perotti con l'ex Monaco maggiormente accreditato a partire dalla panchina. Con l'organico praticamente al completo, Spalletti ha l'imbarazzo della scelta. Niente calcoli, quindi. I diffidati sono Digne, Pjanic e Nainggolan, rinunciarvi in ottica derby sarebbe folle. Conta il presente, e il presente è lo scontro diretto con l'Inter. Chi guarda già alla stracittadina non ha capito nulla delle idee dell'allenatore che ha rimesso la Roma nelle condizioni di giocarsi la qualificazione alla prossima Champions League.

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