Romamania:| Villas-Boas, l'idea continua
'Occorre un po' di scaltrezza in più'. Daniele De Rossi consiglia la chiave giusta ai dirigenti in vista della campagna acquisti per la prossima stagione. Per costruire una società innovativa non è necessario affidarsi esclusivamente ai giovani. Oltretutto il budget che garantirà la proprietà sarà prodedeutico per dare la caccia a qualche campione. Tra i nuovi arrivati, Osvaldo e Marquinho sono coloro che hanno reso di più nel corso del torneo. Due venticinquenni: né bambini, né matusa.
Il primo è il centravanti capocannoniere della squadra; mentre il brasiliano, dopo un breve periodo d'ambientamento, si è fatto apprezzare per le sue doti caratteriali, realizzative e tattiche. Un rinforzo da convalidare. In una serie A infarcita di tatticismi i giovani sono affondati a livello di carisma, e la squadra è andata incontro a rovinose sconfitte. Ai peccati di gioventù si sono aggiunti i molti giocatori rimasti dalle precedenti gestioni e inadatti alla nuova idea di gioco. Il risultato delle due componenti ha composto la stagione altalenante romanista.
Ieri De Rossi ha comunque precisato. 'Non tutto è da buttare via, si può giocare a calcio anche senza Luis Enrique'. L'incertezza dell'asturiano ha costretto Baldini e Sabatini a contattare altri tecnici. Villas-Boas rappresenterebbe la scelta della continuità del progetto. Il calcio che esporta ha tratti simili a quelli di Luis Enrique e il suo arrivo rassicurerebbe i tifosi sull'arrivo dei campioni. Al Chelsea voleva Higuain, il sogno di Baldini. Nel Porto ha allenato Otamendi e Rolando, una coppia di difensori oggi quanto mai utili alla causa giallorossa. E ha sete di riscatto e di vittorie. Proprio come la Roma e i propri tifosi.