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  • Ronaldo: 'Panchina Brasile? Ancelotti sarebbe un maestro. Mbappé mi somiglia, l'Argentina non gioca un bel calcio'

    Ronaldo: 'Panchina Brasile? Ancelotti sarebbe un maestro. Mbappé mi somiglia, l'Argentina non gioca un bel calcio'

    Ronaldo, vincitore di due Mondiali con il Brasile, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “Credo che il Brasile abbia fatto un ottimo Mondiale, commettendo pochi errori. Però ci è mancata un po’ di malizia nel finale della partita con la Croazia: avremmo dovuto tenere il pallone, perdere un po’ di tempo”.

    IL DOPO TITE - “Sarebbero grandi maestri. Per me non è un problema vedere uno straniero alla guida del Brasile. I nomi di Ancelotti e Guardiola sono credibili, così come quello di Mourinho”.

    POLITICA - “Le elezioni hanno creato grande confusione nel Paese. Non avevamo bisogno di questo casino. Bolsonaro non è l’unico politico che si è messo la maglia del Brasile. Ma il problema è l’intolleranza che caratterizza i nostri tempi, non viene più rispettato chi la pensa in modo diverso. È successo che qualcuno in Brasile abbia fatto dichiarazioni di voto e per questo sia stato quasi crocifisso. Il Brasile vive un momento molto difficile e vorrei che la gente ritrovasse il senso civico della convivenza pacifica, il rispetto delle opinioni diverse”.

    NEYMAR - “Consiglio? Di andare avanti, senza dubbio. Comunque è normale che sia depresso: la salute mentale degli atleti, specie se molto esposti come lui, va monitorata da bravi professionisti”.

    DARE UNA MANO - “Io sarò sempre disponibile ad aiutare il Brasile. Sempre. Bisognerebbe capire come, ma lo farei volentieri”.

    IN QATAR - “Pensavo che i favoriti fossero Brasile e Francia. Il Brasile è andato a casa e resta la Francia, che finora ha confermato tutte le sue potenzialità. E apparentemente sa anche gestire la pressione”.

    MBAPPÉ - “Mi ricorda... me quando giocavo: rapido, potente, tecnico. E sa usare le sue qualità nel modo migliore. Mi impressiona molto perché, in un calcio in cui tutti vanno veloci, lui è velocissimo: ha una marcia in più. Ha un talento naturale, è spesso decisivo, credo che sia lui il miglior giocatore del Mondiale”.

    IL MONDIALE A MESSI - “Tutti lo meritiamo, ma il calcio è un gioco di squadra e nessuno ti regala niente per la tua storia personale. Di sicuro ha buone possibilità di riuscirci. Messi adesso deve fare i conti con l’età, fa meno scatti di prima, però vicino all’area è sempre un killer. Rispetto al passato, lo vedo più carico e determinato. Tutti cambiano nel tempo e la voglia di vincere il Mondiale ti spinge ad andare oltre sotto ogni aspetto, anche quello caratteriale”.

    TIFARE MESSI? - “Sarei ipocrita se dicessi di sì. La rivalità tra Brasile e Argentina è molto forte, non sarei felice di un loro successo. E poi l’Argentina non gioca un gran calcio, però ha sempre molta voglia di vincere, sa essere aggressiva, corre tantissimo”.

    MAROCCO - “Vorrei che vincesse il Mondiale. È tutto fantastico: come attacca, come difende, come sono uniti. E sono incantato dalla gioia che ha regalato al suo popolo e a tutta l’Africa: è una gioia che solo il calcio sa dare”.

    LA FRASE DI KAKÀ - Kakà ha detto che “in Brasile Ronaldo è visto come un ciccione che cammina”. Si è offeso? “No, nessun problema con Kakà. In realtà c’è stato un errore di traduzione e Ricky intendeva solo dire che i grandi campioni brasiliani a volte sono più rispettati all’estero che in patria”.

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