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  • Putin all'esercito ucraino: 'Le vostre autorità banda di drogati e neonazisti'. Zelensky pronto a trattare il cessate il fuoco: 'Stanotte si decide il destino'

    Putin all'esercito ucraino: 'Le vostre autorità banda di drogati e neonazisti'. Zelensky pronto a trattare il cessate il fuoco: 'Stanotte si decide il destino'

    Nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio la Russia ha invaso l'Ucraina. Iniziate le operazioni militari, il presidente Putin ha lanciato un attacco totale. Ecco tutti gli aggiornamenti della giornata di guerra in tempo reale. 

    23.30 - Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlato nuovamente alla nazione in un video: "Questa notte lanceranno un assalto. Il nemico userà tutto il suo potere su tutti i fronti per spezzare la nostra difesa. Adesso si decide il destino dell'Ucraina. Questa sarà la notte più difficile. Il nemico andrà dappertutto. Dobbiamo resistere. La notte sarà molto dura, ma arriverà l'alba".

    22.45 - Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si dice pronto a parlare di cessate il fuoco e pace. Lo riferisce Skynews citando un portavoce del presidente, mentre secondo le agenzie di stampa russe sarebbero in corso discussioni su data e luogo per un eventuale incontro con Putin. 

    22.25  Le truppe russe sono entrate nella città di Melitopol, nel sud est dell'Ucraina. Lo rende noto il ministero della Difesa russo, citato dalla Interfax.

    22.20 - Oggi nel vertice Nato "siamo stati raggiunti dai nostri stretti partner, Svezia, Finlandia e Ue. Il presidente Putin ha fallito nel suo obiettivo di dividere l'Occidente". Lo ha detto Joe Biden dopo il summit dell'Alleanza, approvandone tutte le decisioni.

    22.10 - Le relazioni tra Russia e Stati Uniti - ha detto il ministero degli Esteri russo -  sono arrivate "vicine a un punto di non ritorno".

    21.15 - La Russia sostiene che l'Ucraina si sarebbe opposta all'offerta di negoziazioni avanzata dal Cremlino.

    20.45 - L'attuale situazione in Ucraina "è qualcosa che la Cina non vuole vedere": lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, aggiungendo che "tutte le parti devono astenersi" dalle ostilità.

    20.40 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al premier israeliano Naftali Bennett che faccia da mediatore tra Russia e Ucraina: la richiesta è arrivata nel corso di una telefonata avvenuta ieri sera, riferisce l'emittente pubblica Kan.

    20.15 - "Cinque esplosioni si sono verificate con un intervallo di 3-5 minuti" vicino alla centrale elettrica CHP-6 che alimenta Kiev. Lo segnala sui social il sindaco della capitale ucraina Vitalij Klycko, che scrive di una situazione al momento "minacciosa". La prossima notte, aggiunge, "sarà molto difficile".

    20.10 - Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, annuncia: "Continueremo nella politica di isolamento. Sicuramente non è un'iniziativa determinante ma spiega come noi ci porremo nei prossimi mesi. Ritireremo tutte le onorificenze a membri del governo russo o a personalità russe listate (nella lista delle sanzioni individuali, ndr). L'onoreficenza della Repubblica italiana si dà a delle persone onorevoli. Pensiamo che non ci sia nulla di onorevole in quello che sta facendo la Russia in Ucraina. Anzi è ampiamente disonorevole".

    20.05 - Non commento le dichiarazioni" della portavoce del ministero degli Esteri russo, "ma ribadisco che gli Stati sono liberi di scegliere la propria politica estera e le proprie alleanze". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell.

    19.55 - Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha avuto un colloquio di 40 minuti con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden: nel colloquio, si apprende da un breve comunicato dei due leader, si è parlato del "rafforzamento delle sanzioni, l'assistenza concreta alla difesa e di una coalizione contro la guerra". Zelensky ha aggiunto su Twitter: "Grati agli Stati Uniti del sostegno all'Ucraina".

    18.50 - Il segretario della Nato Stoltenberg ha detto che l'Ucraina non è l'unico obiettivo di Putin, che la Russia è una minaccia per l'Europa, e che l'Alleanza fornirà a Kiev più armi, inclusi dei sistemi di difesa anti-aerea. "La Russia è un paese aggressore e la Bielorussia è sua complice" ha attaccato Stoltenberg. "Gli ucraini stanno combattendo con coraggio e sono in grado di infliggere danni alle forze nemiche". Al vertice Nato di oggi hanno partecipato anche Finlandia e Svezia, due paesi che Mosca non vuole entrino nell'Alleanza. La Nato ha attivato i piani di difesa "per prepararci a rispondere ad una serie di evenienze e rendere sicuro il territorio dell'Alleanza, anche ricorrendo alle nostre forze di risposta rapida". Più truppe e 100 jet verranno schierati sul fronte orientale della Nato.

    18.35 - Il governo di Kiev ha deciso che le scuole in Ucraina resteranno chiuse per due settimane.

    18.20 - Il Consiglio degli Esteri UE ha approvato il congelamento dei beni di Vladimir Putin e del ministro degli esteri Sergey Lavrov: lo annuncia su Twitter il Ministro degli esteri della Lettonia, Edgars Rinkevics.

    18.17 - La decisione del presidente russo "Vladimir Putin di attaccare l'Ucraina è un terribile errore strategico, che la Russia pagherà a caro prezzo, sia economicamente che politicamente, negli anni a venire. Sanzioni massicce e senza precedenti sono già state imposte alla Russia. La Nato continuerà a coordinarsi strettamente con le parti interessate e altre organizzazioni internazionali, compresa l'Ue". Questo hanno dichiarato i leader dei Paesi della Nato dopo il vertice straordinario di oggi.

    18.16 - Il presidente ucraino Zelensky è ancora a Kiev: lo rende noto il capo dello staff, citato da Itartass.

    18.15 - La Russia "non può non notare i persistenti tentativi della Nato" di allargarsi includendo Finlandia e Svezia, compiuti "in particolare dagli Usa". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sottolineando che Mosca considera "un importante fattore della sicurezza la politica di non-allineamento" di quegli Stati.

    18.05 - La Germania ha aperto all'esclusione della Russia dl sistema Swift.

    17.50 - Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), in collegamento con il summit dei sindaci del Mediterraneo a Firenze, ha dichiarato: "Abbiamo già ospitato 50mila rifugiati dall'Ucraina e ne riceveremo molti altri. Siamo già nel Paese e in quelli limitrofi. C'è una sorta di resilienza e abbiamo grandi capacità di soccorso umanitario, ma il problema è che i numeri potrebbero superare la nostra capacità di accoglienza".

    17.33 - Eurovision ha messo al bando la Russia dll'edizione 2022 del concorso.

    17.15 - Repubblica Ceca e Polonia hanno annunciato che, a partire da mezzanotte, chiuderanno il loro spazio aereo ai voli delle compagnie aeree russe.

    17.00 - Gli Stati Uniti hanno informato che un assalto anfibio è in corso a ovest di Mariupol.

    16.35 - La Russia è stata espulsa dal Consiglio d'Europa, lo annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, di cui l'Italia ha la presidenza, ha preso la decisione di estromettere dalla propria membership la Federazione Russa, ai sensi dell'articolo 8 dello Statuto del Consiglio d'Europa. L'Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell'inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell'Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale".

    16.02 - Kiev è assediata e Putin si rivolge all’esercito ucraino: "Cacciate Zelensky e prendete il potere. Le vostre autorità banda di drogati e neonazisti". Intanto, l’Ue è pronta a congelare i beni di Putin e Lavrov. Sul fronte Ucraino invece Zelensky dice a Putin: trattiamo. Il Cremlino, secondo quanto scrive Repubblica, sarebbe pronto a un negoziato, ma a Minsk. 

    13.40 - Il presidente cinese Xi Jinping si è sentito al telefono con il premier russo Vladimir Putin. 

    13.32 - Il ministro degli esteri italiano, Luigi Di Maio ha scritto su Facebook: "Questa aggressione militare, se non viene fermata, rischia di mettere in pericolo la sicurezza dell'Europa". 

    13.27 - Il ministero degli esteri dei talebani afghani annuncia che il Paese rimarrà neutrale in linea con la sua politica estera: "Tutte le parti devono desistere dall'assumere posizioni che potrebbero aumentare la violenza, stiamo monitorando da vicino la situazione in Ucraina ed esprimiamo preoccupazione per la reale possibilità di vittime civili. Chiediamo a Russia e a Ucraina di risolvere il problema attraverso il dialogo e mezzi pacifici". 

    13.18 - L'ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato alla Dpa: "Condanno nel modo più duro questo eclatante rottura del diritto internazionale per il quale non c'è alcuna giustificazione. L'attacco della Russia segna una profonda cesura nella storia dell'Europa dalla fine della guerra fredda. Ogni sforzo del governo tedesco, co l'Ue, gli Usa la Nato e il G7 per contenere l'attacco militare della Russia ha il mio sostegno". 

    13.05 - Il presidente del consiglio dell'Unione Europea, Charles Michel ha scritto su Twitter: "Ho parlato con il presidente ucraino Zelensky mentre Kiev è costantemente sotto attacco da parte delle forze russe, l'insensata sofferenza e la perdita di vite civili devono cessare. L'Europa è dalla parte del popolo dell'Ucraina e continuerà a fornire supporto. Un secondo pacchetto di sanzioni con conseguenze massicce e gravi sono state concordate ieri sera, un ulteriore pacchetto è in preparazione urgente". 

    12.59 - Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha dichiarato in conferenza stampa: "Non c'è possibilità di riconoscere l'attuale governo ucraino come democratico, la Russia sta preparando un dossier fotografico come prova del genocidio dei russofoni in corso in Ucraina. La comunità internazionale è unanime nel negare le evidenti prove del genocidio in Ucraina. Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite si riunirà all'inizio della prossima settimana, per questo stiamo preparando uno speciale dossier fotografico e invitiamo chiunque a vederlo prima che cominci la sessione. La Russia è pronta negoziare con l'Ucraina se depone le armi". 
    Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha spiegato: "La Russia continua a riconoscere Volodymyr Zelensky come legittimo presidente dell'Ucraina". 

    12.44 - Il ministro della difesa ucraino, Alexey Reznikov ha annunciato: "In accordo con il comandante delle truppe delle forze armate dell'Ucraina, ho deciso di coinvolgere nelle truppe dei patrioti i cittadini di età superiore ai 60 anni che sono moralmente e fisicamente pronti a resistere e a sconfiggere il nemico". 

    12.36 - L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati prevede che 4 milioni di persone possano fuggire dall'Ucraina verso altri paesi "se la situazione dovesse peggiorare ulteriormente". 
    L'ufficio dell'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha denunciato gli arresti di circa 1.800 manifestanti contro la guerra in Russia e ha chiesto il rilascio di coloro che sono stati illegalmente detenuti per aver espresso opinioni. 
    L'Unicef afferma che sta rafforzando la capacità di aiutare i rifugiati ucraini in Moldova, Romania, Polonia, Ungheria e Slovenia. 

    12.27 - Secondo quanto riferiscono fonti interne ai servizi segreti statunitensi, la città di Kiev potrebbe finire nelle mani dell'esercito russo nel giro dei prossimi giorni.

    12.15 - Il presidente ucraino Zelensky (foto Ansa) ha fornito nuovi aggiornamenti dal fronte attraverso il proprio profilo Twitter: "Questa mattina, alle 10.30, si sono verificati pesanti scontri alle porte di Chernihiv, Hostomel e Melitopol e sono morte delle persone. La prossima volta proverò a modificare il programma della guerra per poter parlare in un orario specifico al presidente Draghi. Nel frattempo, l'Ucraina continua a combattere per la sua gente". Il primo ministro italiano aveva riferito - nel corso dell'informativa alla Camera - che Zelensky fosse nascosto e che il tempo per lui stesse scadendo. Tra le ipotesi che si susseguono, quella di una fuga a Leopoli o in altra località per continuare a governare, seppur in esilio.

    12.06 -  Almeno 25 civili sono stati uccisi e altri 102 sono rimasti feriti in Ucraina in seguito a "bombardamenti e raid aerei": lo ha reso noto una portavoce dell'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite precisando che dall'inizio dell'invasione si registrano almeno 127 vittime civili. Lo riporta la BBC.

    11.25 - "Ci vendicheremo contro le sanzioni dell'Occidente". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, ribadendo che la Russia intende "liberare gli ucraini dall'oppressione" e che "la Russia non occuperà l’Ucraina". Sul presidente ucraino Zelensky: "Sta solo dicendo una bugia, mente quando dichiara di essere pronto a discutere di uno status neutrale. In passato non sono mancate occasioni a Zelensky per discutere il tema, ma sono state occasioni mancate".


    11.15 - Il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi è intervenuto presso la Camera dei Deputati per tenere un'infortmativa in merito all'invasione in corso della Russia contro l'Ucraina: "L'offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione ucraina: il Ministero dell'Interno ucraino registra vittime civili. Le immagini a cui assistiamo - di cittadini inermi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane - sono terribili e ci riportano ai giorni più bui della storia europea. Si registrano lunghe file di auto in uscita da Kiev e da altre città ucraine, soprattutto verso il confine con l'Ue. Una pioggia di missili è caduta la scorsa notte su Kiev, mentre l'esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città. L'esercito russo ha preso il controllo della zona della centrale nucleare di Chernobyl. L'Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall'inizio dell'attacco e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno ancora fornito dati sulle vittime dell'invasione".

    Draghi ha aggiunto: "Il Governo italiano ha sempre auspicato, insieme ai suoi partner internazionali, di risolvere la crisi in modo pacifico e attraverso la diplomazia. Qualsiasi dialogo, però, deve essere sincero e soprattutto utile. Le violenze di questa settimana da parte della Russia rendono un dialogo di questo tipo nei fatti impossibile. La nostra priorità oggi deve essere rafforzare la sicurezza del nostro continente e applicare la massima pressione sulla Russia perché ritiri le truppe e ritorni al tavolo dei negoziati. In seguito all'invasione russa degli scorsi giorni, nel Consiglio Europeo di ieri abbiamo approvato misure molto stringenti e incisive, che erano in preparazione da settimane. I relativi atti legislativi sono discussi in queste ore a Bruxelles, e per questo non posso renderne conto in modo esaustivo. Saranno finalizzati e adottati in tempi rapidissimi. Martedì ritornerò sul tema. Per quanto riguarda le sanzioni, l'Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell'Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi".

    Sull'impegno dell'Italia: "Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla NATO sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni - circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili. Ai circa 2000 connazionali presenti in Ucraina è stato raccomandato di seguire le indicazioni delle Autorità locali e di valutare con estrema cautela gli spostamenti via terra dentro e fuori il Paese. Alla luce della chiusura dello spazio aereo e della situazione critica sul terreno, stiamo pianificando in coordinamento con le principali ambasciate dell'Unione Europea un'evacuazione in condizioni di sicurezza". 

    L'intervento si è concluso così: "L'Italia condanna con assoluta fermezza l'invasione, che giudichiamo inaccettabile. L'attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei. La maggiore preoccupazione riguarda il settore energetico, che è già stato colpito dai rincari di questi mesi: circa il 45% del gas che importiamo proviene infatti dalla Russia, in aumento dal 27% di dieci anni fa. Non escludiamo la riapertura delle centrali a carbone per compensare l'eventuale sospensione delle forniture di gas dalla Russia".

    10.50 - Giungono conferme dalla stampa internazionale sul fatto che le milizie russe abbiano fatto il loro ingresso in Kiev, come testimoniano i rumori di spari e la presenza di carri armati nella zona settentrionale della città. Sono in corso dei combattimenti e l'obiettivo dell'offensiva sarebbero i palazzi governativi e, come ha dichiarato il primo ministro italiano Mario Draghi nel suo intervento in Parlamento, il presidente ucraiano Zelensky è attualmente nascosto in una località segreta in compagnia della sua famiglia.

    10.15 - L'esercito ucraino ha comunicato che le forze russe si stiano avvicinano a Kiev da Nord-Est e da Est, mentre altre fonti locali riferiscono che alcuni battaglioni di sabotatori, che indossano divise delle milizie ucraine, avrebbero già avuto accesso alla capitale del Paese. La notizia arriva dopo che Kyiv Independent scriveva di forze russe entrate nel distretto di Obolon, a circa 10 chilometri dal centro di Kiev.


    8.32 - Il sindaco di Donetsk, Ivan Prikhodko racconta: "Due insegnanti sono morti durante un bombardamento su una scuola a Gorlovka". 

    8.27 - Il presidente dell'Associazione europea Italia-Ucraina, Fabio Prevedello spiega: "Questa notte Romania e Polonia hanno aperto le frontiere. Fanno passare donne, bambini e anziani. C'è assistenza aiuto e sostegno per i profughi appena passato il confine. Ci sono lunghe code ma ci si muove, è permesso il passaggio con qualsiasi documento che dimostra l'identità". 

    8.15 - Secondo il ministero della difesa ucraino, "le forze russe hanno già perso circa 800 uomini. Le perdite per la Russia includono anche sette aerei, sei elicotteri, 130 veicoli corazzati da combattimento e oltre 30 carri armati". 

    8.06 - Questa mattina un pesante attacco aereo con missili e armi pesanti ha colpito la capitale ucraina Kiev. Il sindaco Vitali Klitschko (ex pugile) ha spiegato: "La difesa aerea della nostra città ha respinto con successo l'assalto. I frammenti di un aereo russo, presumibilmente un drone, e una serie di missili sono stati intercettati e sono caduti su due edifici residenziali situati nella parte orientale della città e andati a fuoco. Tre persone sono rimaste ferite, una delle quali è in condizioni critiche". 



    Intanto l'esercito russo ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la capitale dell'Ucraina, arrivando a raggiungere un aeroporto ad appena 130 chilometri dalla Polonia, dove in queste ore è in atto un fitto bombardamento. 

    7.59 - Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato: "C'è unanimità e solidarietà da parte di tutti gli europei. Gli ucraini che lasceranno il Paese potranno essere accolti in Europa, la Francia farà la sua parte". 

    7.45 - Alyona Shevtsova, consigliera del comando delle forze terrestri ucraine, riferisce che lo staff della centrale nucleare ucraina di Chernobyl è stato preso in ostaggio da truppe russe. La Casa Bianca ha espresso sdegno. La portavoce americana Jen Psaki ha commentato: "Condanniamo e chiediamo il loro immediato rilascio. Gli Stati Uniti sono pronti ad accogliere i profughi che fuggono dall'Ucraina, le nostre truppe aiuteranno i paesi europei a trasportare i rifugiati". 

    7.31 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato: "Le nostre forze militari fanno tutto il possibile per difendere il Paese. Secondo le stime preliminari purtroppo nel primo giorno abbiamo perso 137 nostri eroi, inclusi 10 ufficiali, 316 sono rimasti feriti. Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui. L'Ucraina è stata lasciata sola a combattere la Russia, chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all'Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura. Prima o poi la Russia dovrà parlare con l'Ucraina per porre fine ai combattimenti". 

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