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  • Sabatini a CM: 'Messi, uno squallore la mantellina del Qatar: Maradona non lo avrebbe permesso'

    Sabatini a CM: 'Messi, uno squallore la mantellina del Qatar: Maradona non lo avrebbe permesso'

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Il portiere dell’Argentina è stato il migliore in campo. Il migliore di tutti, compreso Messi. Se la finale è finita ai rigori, si deve alla sua incredibile, miracolosa parata su Kolo Muani al tramonto dei tempi supplementari. E se la sua nazionale ha vinto, si deve anche a come ha ipnotizzato Coman e Tchouameni dal dischetto. Eppure…



    Eppure dovevano togliergli immediatamente il premio come miglior portiere del Mondiale. Ci voleva qualcosa tipo un cartellino rosso, dopo quel gesto da cafone (renderebbe più il concetto la parola in rima che inizia per “co” e finisce per “one”). “Sorry, Dibu Martinez: restituisci il premio. Lo diamo al portiere della Croazia. Tu non lo meriti, co…one”. E “ciaone”, sempre per la poesia.

    Messi invece non doveva accettare quella vestaglia nera che gli hanno proposto di indossare. Pare sia un simbolo nobile della cultura qatariota. Ma pareva simboleggiare una mantella di soldi addosso alla maglia dell’Argentina, proprio nel momento più nobile di un Mondiale: la consegna della Coppa. Squallido, sì. Sorprendente, no.

    Non solo le cronache sportive, purtroppo, ci raccontano come e quanto il Qatar abbia “investito” per abbellire il proprio aspetto internazionale. “Un sacco di soldi” sono - concretamente, non solo come metafora - le eurotangenti. Tanti milioni sono anche quelli che l’emiro Al Thani dà a Messi, Mbappe, Neymar & Co per giocare al luna park del Paris. Quella vestaglia nera era stata autorizzata dalla Fifa, si vede Infantino sorridente. Il presidente del calcio mondiale e il presidente del club personale invitano a indossare un simbolo del Qatar: ti puoi rifiutare? Messi no. Maradona forse sì. Nessuno può dirlo con certezza. Chissà…

    Nessuno può dire con certezza chi era più forte, tra Maradona e Messi. Gli Over 40, che l’hanno visto giocare, stanno con Diego. Gli Under 40, generazione web, si schierano più con Messi. In Argentina, tribunale di competenza, il dibattito non esiste: Diego era Diego, diffidate delle imitazioni e stop. Però è anche vero che non si può bisticciare giocando a chi è più forte. Il tema alimenta il dibattito perché è divisivo, ok. Ma è piena di duelli impossibili la storia dello sport (e dei geni, degli artisti, dei fuoriclasse in qualsiasi campo, non solo quello da calcio). Si fa per chiacchierare, per ricordare, per celebrare. Non conviene arrabbiarsi, nè alzare la voce. Nè tanto meno insultare attraverso i social, come va di moda.

    Era più forte Maradona? Sì, amici di calciomercato.com, ma Messi resta comunque immenso. Maradona avrebbe accettato la mantella del Qatar? No, ma Messi va comunque giustificato e non giudicato. Maradona avrebbe esibito il premio del “Dibu” Martinez in quel modo? No. Ma Diego ha fatto anche peggio, purtroppo, uscendo dal campo.

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