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  •  Sabatini: sette 'chi' in sette giorni

    Sabatini: sette 'chi' in sette giorni

    Ci vuole una certa età per ricordarlo, ma c’è un film cult della comicità italiana che in queste sere d’estate magari va in replica televisiva. Datato 1986, si chiama “7 chili in 7 giorni”: protagonisti Renato Pozzetto e Carlo Verdone, era la parodia delle cure dimagranti, tentativi disperati di trovar la forma in fretta e furia per non sfigurare all’appuntamento cruciale. Assomiglia a quel che succede in questa settimana che porta alla prima giornata di campionato. Tutti di corsa per presentarsi bene. E cominciare meglio, se possibile. Film divertente, da trasformare in 7 “chi” in 7 giorni: il conto alla rovescia del calciomercato.
     
    1. “Chi” metterà a posto l’Inter, dopo questa peggior estate a memoria di interista? Mancini pettina il ciuffo e liscia le critiche: tranquilli, sono amichevoli utili per crescere. Non resteranno tracce né ricordi, dei risultati negativi. Parola di allenatore: ai tifosi non resta che fidarsi. Ma alla squadra manca un creatore di gioco. Non lo sono lo strapagato Kondogbia né lo stralunato Kovacic, il troppo cattivo Medel né il troppo buono Hernanes. Per fortuna (degli interisti) non arriva Felipe Melo e allora non resta che Gnoukouri? Chi? Sì, proprio lui. Che non sarà Yaya Tourè oggi. Ma può diventarlo domani. Salvate con nome questo cognome: Gnoukouri.
    2. “Chi” prenderà la Juve a centrocampo? Le critiche a Marotta e Paratici sono lievi solo perché proporzionate ai pesanti successi degli ultimi quattro anni. Quindi, nessuno si azzarda. Ma l’impressione è che abbiano fatto il fiocco su Vidal per incassare 40 milioni dal Bayern, senza aver pronta neanche mezza alternativa per il centrocampo di Allegri. Ora è spuntato perfino Soriano e da un paio di mesi va avanti il ritornello "all’ultimo giorno Cuadrado in prestito gratuito" (ma perché ed a far che?). Il vero vice-Vidal sarebbe Gundogan: dicono costi troppo. Invece Draxler è uno sfizio tecnico molto interessante. Una cosa sembra sicura: chi(unque) arriverà, sarà per necessità e non per sfizio. Messo così com’è oggi, il centrocampo della Juve non regge l’impegno campionato-Champions.
    3. “Chi” era il destinatario degli insulti di Nocerino, al Trofeo Tim? Dicono un tifoso: mah… Intanto il video (virale) è diventato più cliccato del gol (virtuoso). Così è passata quasi inosservata la prodezza di un centrocampista che custodisce un sogno nel cassetto: ri-giocare con Ibra, ri-fare tanti gol, ri-trovare un posto da titolare, ri-tornare perfino in Nazionale. Come una poesia e quasi tutto in rima, però con qualche perplessità: meglio ri-mah…

    4. “Chi” decide se è giusto ritirare le maglie oppure no? Il miglior messaggio l’abbia dato Francesco Totti: il suo 10 resterà a disposizione dei sogni di tutti. Era ora che qualcuno lo dicesse, anche se ai maligni è sembrato un cerotto sulla ferita aperta dal direttore sportivo Sabatini che per affascinare Gerson gli ha spedito una maglia numero 10 già con il nome stampato. Mossa sicuramente precoce e forse spericolata. Inevitabile la bufera social. Chi tocca Totti, si scotta. Consiglio al talentuoso ragazzino brasiliano: cinquant’anni fa anche un Gerson omonimo sognava il 10, ma nel Brasile lo lasciava a Pelè. Lo imiti, anche se non sono nemmeno parenti (neppure Totti e Pelè, eh: intendiamoci!)
    5. “Chi” spiega perché il Catania del presidente reo-confesso Pulvirenti subirà la punizione più lieve della storia del calcio? E perché non si chiariscono le posizioni delle squadre dei giocatori corrotti dal reo-confesso Pulvirenti? E sempre sui benefici di queste "confessioni libera tutti": chi lo spiega agli eserciti di scontenti e rancorosi per “Calciopoli” del 2006? Oppure ai tifosi di altre squadre, tipo il Teramo, di presidenti che non confessano un bel nulla forse perché non hanno nulla (di provato) da confessare?

    6. “Chi” sa a cosa servono gli arbitri di linea, ora che viene introdotta la “goal line technology”? Diventano arbitri d’area di rigore, il territorio delle decisioni più criticate, delicate e moviolate. In pratica, diventano importanti come il primo arbitro. Capito? Diventano, diventeranno come o più decisivi del primo arbitro? Siete/siamo pronti per questa novità epocale? Un’esagerazione di domande e troppi punti interrogativi. Già. Vero. Ma “chi” risponde?
    7. “Chi” l’ha detto che a sette giorni dall’inizio del campionato i quesiti erano solo sul calciomercato? Ah, già: nelle righe introduttive, l’ha scritto proprio il sottoscritto. Ma chi(ssà) perché…

    Sandro Sabatini
    Twitter: @Sabatini  -  Facebook: SandroSabatiniOfficial

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