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  • Salernitanamania: fragilità cronica, Colantuono per la scossa

    Salernitanamania: fragilità cronica, Colantuono per la scossa

    • Oreste Tretola
    La vittoria col Genoa sembra già un lontano ricordo e la Salernitana ripiomba nel baratro. I granata vanno ko a La Spezia e la classifica torna deficitaria. Il doppio impegno Empoli-Venezia sarà vitale, con al timone probabilmente non più Fabrizio Castori.

    Eppure l’approccio alla gara del Picco non è malvagio. Spezia e Salernitana fanno botta e risposta, poi Simy si sblocca e incanala la partita. La metamorfosi però degli uomini di Castori, al rientro in campo nel secondo tempo, è inspiegabile. La squadra, che aveva creato occasioni nella prima frazione mostrando anche un interessante possesso palla e bloccando le fonti di gioco avversarie, appare rinunciataria e meno brillante fisicamente. I granata non sanno gestire il vantaggio, si sfilacciano dopo l’1-1 e vanno totalmente in bambola quando passano in svantaggio. Lo Spezia prende campo e legittima la vittoria. “Non abbiamo reagito al loro gol e siamo calati”, Fabrizio Castori ammette le colpe della squadra. Dopo il pari dei liguri il trainer ospite si mostra forse troppo rinunciatario, togliendo Kastanos, l’unico ad avere lampi di qualità, e mettendo Schiavone. Entrambe le squadre condividono l’emergenza. Fuori Ribéry, Gyombér (che si fa male a partita in corso), Veseli, Capezzi, Ruggeri, Bonazzoli e Lassana da un lato, Agudelo, Bastoni, Bourabia ed Erlic (solo per citarne alcuni) dall’altro. La voglia di vincere dello Spezia insomma ha fatto la differenza. L'unica nota lieta è il gol di Simy, sperando che non sia l’ultimo, Belec, Strandberg, Ranieri e Djuric i pochi a salvarsi. Le carenze strutturali della Salernitana sono evidenti; la squadra, alle prime difficoltà, non è quasi mai capace di scuotersi e spesso vanifica i piccoli progressi della partita precedente. La vittoria del Cagliari significa di nuovo ultimo posto per i granata che ora hanno altri due scontri diretti contro Empoli (in casa) e Venezia (in trasferta). La scossa dovrebbe portarla il ritorno (dopo tre anni) di Stefano Colantuono, Fabrizio Castori è ai titoli di coda.

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