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  • Salernitanamania: la rivoluzione di Sabatini... ora parola al campo

    Salernitanamania: la rivoluzione di Sabatini... ora parola al campo

    • Oreste Tretola
    Undici acquisti in sette giorni. Walter Sabatini ha messo mano alla Salernitana per un robusto maquillage. L’ex ds della Roma ha rinforzato tutti i reparti con gli innesti di Sepe, Fazio, Mazzocchi, Dragusin, Ederson, Bohinen, Radovanovic, Verdi, Mousset, Mikael e Perotti; un lavoro per l’immediato ma anche per il futuro. Gli innesti di esperienza serviranno per provare la disperata rincorsa salvezza, quelli di gioventù e prospettiva per costruire un futuro anche ripartendo dalla B.

    Le difficoltà di dover fare mercato in pochi giorni e di dover portare giocatori di categoria in una squadra ultima e a meno otto dalla salvezza sono le attenuanti per il dirigente che ha dovuto puntare su giocatori fermi da tempo o che non conoscono il campionato. Fazio e Perotti sono certamente degli uomini di fiducia di Sabatini, lascia qualche perplessità il fatto che entrambi non giochino rispettivamente da aprile 2021 e novembre 2020. Fazio era praticamente fuori rosa a Roma, Perotti viene da due infortuni gravi al ginocchio e al tendine d’achille. Anche Radovanovic è fermo da maggio 2021. Sabatini ha voluto puntare sulla voglia di rivalsa di questi calciatori; sull’esperienza non si discute. L’augurio è che non ci siano infortuni come incidenti di percorso. Sabatini si è affidato anche alla sua conoscenza dei campionati stranieri. Più giovani e più allenati Mousset, Bohinen, Ederson e Mikael. Gli stranieri dovranno certamente imparare la lingua e immergersi in un calcio diverso; insomma potrebbero non essere prontissimi all’uso. Questa squadra avrebbe avuto forse bisogno di un altro innesto di qualità a centrocampo e di un attaccante che conoscesse la categoria e che portasse in dote un po’ di gol per la rincorsa salvezza. Ma, come detto, per Sabatini non era semplice lavorare nelle suddette condizioni. La rosa è stata certamente migliorata. Ora sarà il campo a dare il voto all’operato di Sabatini. Che, come sempre, si è confermato una vecchia volpe.

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