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  • Samp-Genoa, Capello: 'Filo-blucerchiato di famiglia ma il Grifo può avere qualcosa in più'

    Samp-Genoa, Capello: 'Filo-blucerchiato di famiglia ma il Grifo può avere qualcosa in più'

    Ha giocato derby a Torino, Milano e Roma. Oltre ad averli vissuti da protagonista in panchina a Madrid. Seppur a Fabio Capello manchi l'esperienza nella stracittadina genovese, di certo il suo curriculum lo rende un esperto di sfide fratricide.

    Anche per questo il Secolo XIX ha voluto sentire l'ex ct di Inghilterra e Russia in vista della gara tra Sampdoria e Genova in programma sabato sera a Marassi: "Mio zio, Mario Tortul, era un giocatore blucerchiato - ha raccontato Capello - Questo mi rende un po' più filosampdoriano anche se la vittoria in extremis con il Cagliari può dare qualcosa in più al Genoa. Era una sfida molto importante: vincerla così ti dà carica, convinzione e questo può aiutare. E anche per Blessin è stato importante aver trovato la sua seconda vittoria con il Genoa".

    A proposito del tecnico renano, Capello conferma la stima che nutre nei suoi confronti: "Stimo Blessin e la sua scuola. Sono per il modello tedesco, mi piace un calcio con gente che aggredisce e va in velocità, una squadra che giochi meno col portiere. Se recuperi palla devi essere molto offensivo subito, andare rapidamente all'attacco. Questa è la mia idea di calcio, altri la pensano diversamente e io rispetto tutte le idee".

    Qualche riflessione poi anche su Marco Giampaolo: "Ho fatto il tifo per lui quando era al Milan. L'ho seguito molto in passato, ero un suo estimatore già quando era al Cagliari e fece molto bene".

    Su come andrà la sfida, Capello non si sbilancia più di tanto: "Lo vince chi ha più tipi da derby. Queste sono gare uniche, c'è poco da fare. Per capire pienamente un derby devi averlo vissuto, aver respirato l'atmosfera, bisogna avere grande rispetto quando se ne parla".

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