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  • Samp, Romei: 'Giampaolo resta, ne si esce insieme. Sui conti, il catastrofismo e Al Thani...'

    Samp, Romei: 'Giampaolo resta, ne si esce insieme. Sui conti, il catastrofismo e Al Thani...'

    Al termine del CdA della Sampdoria, il vice presidente del club doriano, Antonio Romei, ha parlato di vari argomenti, partendo dalla posizione di Marco Giampaolo sulla panchina dei blucerchiati: "La riunione era già stata programmata per altre questioni e quindi è stata lunga anche e soprattutto per questo perché dovevamo fare un punto su tante questioni. Sull'allenatore abbiamo fatto una disamina e abbiamo confermato quello che è stato detto dopo la partita di La Spezia. Siamo in una situazione non facile da cui dobbiamo uscire tutti insieme. Dobbiamo fare ulteriori riflessioni, ci confronteremo con il mister per uscire tutti insieme da questa situazione".

    Non si possono operare correttivi in campo.
    "Crediamo in questa squadra. Dobbiamo uscirne tutti insieme. Siamo sulla stessa barca, l'anno scorso l'abbiamo portata in porto e dobbiamo riportarla in porto anche quest'anno in una situazione complessa come lo è per tante squadre. Da questo punto di vista sappiamo che il calcio è in una situazione difficile, non pensavamo di avere due punti dopo sette giornate. Continuiamo a riflettere serenamente. Come ho detto, ci dovremo confrontare anche col mister. Anche non abbiamo parlato con Giampaolo, lo faremo nei prossimi giorni".

    Forse pensavate di farli con squadre diverse da Lazio e Juventus i punti?
    "Sapevamo di avere un calendario difficile. Sapevamo anche che per DNA della nostra squadra facciamo più punti in casa che fuori, quando giochiamo in casa con squadre impegnative i punti sono un po' di meno ma queste sono valutazioni che faremo con l'allenatore. Parleremo anche con i ragazzi. Ora alcuni ragazzi sono con le nazionali e aspetteremo a confrontarci quando la squadra sarà al completo. Ma ripeto con la massima serenità. Queste sono situazioni da cui bisogna uscirne con serenità, facendo affidamento sul valore della squadra che noi pensiamo sia buona. Finché i giocatori sono alla Samp sono i migliori del mondo".

    I conti sono in ordine?
    "Non ci sono problemi immediati. Devo dire la verità che questo catastrofismo non fa bene alla Samp e quindi dobbiamo, anche da questo punto di vista, riportare serenità. La situazione è complicata come lo è per tante altre società di calcio. Non dobbiamo dimenticarci che c'è stato il Covid che ha creato uno squilibrio nei conti di tutti i club. L'anno scorso i problemi li abbiamo risolti. I problemi ci sono ma questo è un compito del CdA cercare di risolverli. Sappiamo che la società è in vendita e quindi noi avevamo un orizzonte temporale che pensavamo si concludesse prima dell'inizio del campionato. Questo non si è verificato, adesso vediamo ci sono altri soggetti interessati con cui non parliamo. Noi non siamo i soggetti attivo del processo di vendita ma diamo collaborazione affinché la vendita possa avvenire ma non dipende da noi. Però tutte queste voci, questa continua pressione anche sul processo di vendita non fanno bene in generale. Sento di appelli alla trasparenza...Le vendite di società di calcio non si fanno in piazza. Si fanno nei luoghi deputati senza mettere manifesti. Di solito chi compra vuole la massima riservatezza".

    Ritenete verosimile la lettera dell'ANSA di Al Thani?
    "Non l'abbiamo vista e non dipende da noi. E' un problema del Trustee e di Banca Lazard che è uno dei più grandi operatori del settore. Gestiranno loro queste cose. E' una domanda a cui non possiamo rispondere. Noi, da quando siamo in carica, ci siamo sempre augurati che la vendita avvenga il prima possibile perché siamo stati incaricati dal Trustee di guidare la società e traghettarla al nuovo acquirente".

    Perché queste aspettative non sono state attese?
    "Non erano aspettative, era una previsione. Quando stati in carica, si immaginava che la vendita potesse intervenire subito dopo la fine del campionato a salvezza acquisita. Io riferisco informazioni che sono state date dai soggetti che curavano la vendita. Io non so perché questo non è avvenuto. Ne prendiamo atto, abbiamo gestito la campagna trasferimenti in un'ottica conservativa, cercando di salvaguardare l'aspetto finanziario. Poi quando sarà venduta ci chiameranno, daremo le dimissioni ma quando questo avverrà non lo possiamo sapere. La lettera personalmente non l'ho neanche vista, l'abbiamo appresa dall'ANSA. Non metteremo nessun tipo di ostacolo. E' un dovere che deriva dalla carica che abbiamo. Da questo punto di vista, massima trasparenza e massimo aiuto".

    Ci sono altri soggetti nella data room?
    "La Sampdoria è un club importante che rappresenta un’ottima opportunità per gli investitori. Tutti i soggetti che hanno partecipato alla due diligence non hanno avanzato alcuna obiezione, i conti della società sono in ordine, chi dice il contrario dice una falsità. Se sono in due diligence vuol dire che sono interessati. Perché la Samp sia comprata, occorre che ci sia un soggetto che la vuole comprare. E c’è un percorso da seguire. L’orizzonte è quello di andare avanti e finire il campionato. Noi siamo in carica fino all’approvazione del bilancio 2022, al 30 aprile 2023 non saremo più in carica. Poi decideranno se dobbiamo rimanere".

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