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  • Sampdoria, Tonelli: 'Senza tifo non mi esalto. Prolungamento? Ho già mandato un messaggio...'

    Sampdoria, Tonelli: 'Senza tifo non mi esalto. Prolungamento? Ho già mandato un messaggio...'

    Lorenzo Tonelli, contro la Roma, è stato forse il migliore in campo tra i giocatori della Sampdoria. Il centrale blucerchiato lotta e sgomita in un reparto ad alta concorrenza, considerando la presenza di Yoshida, Colley e Ferrari, ma Ranieri sembra tenerlo in gran considerazione: "Ormai alla mia età ho imparato che c’è tempo per tutto. Il mister tenendoci tutti sulla corda ti fa stare più sul pezzo, è uno stimolo, il suo. E comunque ha dimostrato di saper buttare nella mischia al momento giusto chi sta meglio, a prescindere dal nome. È un pregio" ha detto a Il Secolo XIX.

    Tonelli avverte la mancanza di tifosi allo stadio: "Senza tifosi trovo sempre difficile esaltarsi, di un gesto tecnico in campo ti esaltavi per il rimando di frastuono che ti arrivava dagli spalti, che fosse gioia o rabbia. Senza tifosi è un calcio apatico, forse giocare è pure più facile ma a me non piace, io mi carico col pubblico, specie quello contro. Il gol fatto al derby? Senza pubblico ha perso il 50% del suo valore per i motivi che dicevo prima. E non è stato il gol vittoria…".

    L'obiettivo per la carriera è il prolungamento con la Samp: "L’ho già detto, ho fatto anche qualche battuta diretta al presidente, ora vediamo se mi risponde (ride). Non voglio diventare troppo petulante". E sul rinnovo di Ranieri? "Non sono presidente. Da giocatore certamente dico di sì: con lui ci siamo trovati bene tutti, è una persona che riesce a darti una tranquillità assoluta, lì per lì uno può pensare “non siamo troppo calmi?”, io ho avuto allenatori che quasi la mettevano sulla rissa per spronarti. Lui esige la stessa intensità ma trasmettendo serenità. Mi sono accorto che è un’arma vincente. Secondo me Ranieri ha più segreti di quello che possiamo pensare".

    Buono anche il rapporto con i compagni. Tonelli è famoso per scherzare spesso con loro: "Sono molto meno matto. Ora sono papà, ho moglie, e ho passato i trenta. A Empoli con Sarri vivevamo l’esaltazione del momento e il magazziniere Riccardo Nacci era la mia fonte di ispirazione, sempre vittima dei miei scherzi. Sarri mi guardava sconsolato e diceva ogni volta: “Lore, sei un demente!”. Ora sarò meno demente ma mi manca. Thorsby lo pizzichiamo sempre, dai capelli all’abbigliamento. Lui è furbo e quando non vuole cadere in trappola finge di non capire l’italiano"

    Tonelli però non cede al paragone Colley-Koulibaly: "Con tutto il rispetto per Omar, perché il paragone con Koulibaly regga deve fare anche lui lo step di confermarsi ai livelli di Koulibaly, mi riferisco a una piazza come Napoli dove giochi per il vertice e anche in Europa. Di sicuro Colley ha le potenzialità: uno strapotere fisico che è palese, tecnicamente è un buon giocatore, se cresce nella concentrazione come sta già facendo molto quest’anno, se ne può parlare".

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