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  • Sampmania: a mister Giampaolo chiediamo tre cose

    Sampmania: a mister Giampaolo chiediamo tre cose

    • Lorenzo Montaldo
    Marco Giampaolo può essere la scelta giusta per la Sampdoria? Tutta la Genova blucerchiata se lo chiede, mentre si aspetta l'ufficialità del nuovo tecnico. Difficile dirlo, al 3 di luglio. Forse si, se il calcio del mister nato a Bellinzona è quello ammirato ad Empoli. Chi lo conosce bene lo descrive come un lavoratore attento e scrupoloso, con una filosofia ben precisa: la ricerca del bel gioco non fine a sé stesso, ma indirizzato al risultato.

    Le premesse sembrano buone, quantomeno il nuovo tecnico doriano si merita il beneficio del dubbio. Al nuovo mister i tifosi sampdoriani chiedono in fin dei conti soltanto tre cose ben precise. Innanzitutto, di rivitalizzare il Doria. L'ambiente è sovraccarico, provato da una stagione disastrosa e da alcune scelte che proprio non sono state digerite. La 'pancia' del pubblico ribolle, a Giampaolo spetterà il difficilissimo compito di ricucire gli strappi, e di portare positività al Ferraris.

    La seconda richiesta è di carattere 'tecnico': ad Empoli ha messo in mostra parecchi giovani talenti, inserendosi nel solco tracciato da Sarri, e che saranno rivenduti a peso d'oro dalla società azzurra. Faccia lo stesso con la Samp, che di potenziale ne ha da vendere. Tolga di dosso la patina di incompiuto a Correa, spazzi via il velo di polvere che si è accumulato sul numero 10 nel finale di stagione. Recuperi Muriel, entrandogli nella testa. Metta in vetrina Skriniar, Pereira, Torreira, Ivan, e tutta la batteria di ragazzi interessanti che per un motivo o per l'altro attendono la consacrazione. Sarebbe già una grande vittoria.

    La terza cosa che chiediamo a Giampaolo è anche la più importante: mister, consideri la Samp un punto di arrivo, e non un punto di partenza. Non la reputi un mezzo tramite il quale raggiungere altri scopi, altri traguardi. La ritenga un fine invece, magari il coronamento di una carriera in cui magari ha raccolto meno di quanto le spettava. Riscuota a Genova i suoi crediti con il pallone, farà la felicità sua e nostra. In una squadra che ogni anno si rivoluziona - facciamo anche ogni 6 mesi -  poter ripartire da un allenatore punto fermo del progetto è fondamentale. L'altra squadra di Genova, quella in zona Pegli, lo ha dimostrato chiaramente.

    Ce ne sarebbe anche una quarta, di richiesta, ma questa è personale e non mi aspetto che sia condivisa: faccia di Cassano il suo Maccarone. L'anno scorso Big Mac aveva 36 anni, ha giocato 35 partite e ha fatto 13 gol. La sua migliore stagione in Serie A, alla pari con quella di Siena del 2007-2008. Cassano di anni ne ha 34, e ha visto come è in forma? E quanto è motivato? In una squadra imbottita di giovani può essere fondamentale, lo faccia rendere anche solo al 70% e la sua esperienza alla Samp sarà di sicuro un po' più divertente. In bocca al lupo!

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