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  • Sampmania: iniezioni di fiducia, le 'grandi' sono avvertite

    Sampmania: iniezioni di fiducia, le 'grandi' sono avvertite

    • Lorenzo Montaldo
    Probabilmente il nocciolo della questione è molto più semplice di quanto pensiamo: la Sampdoria è una squadra che necessita di essere motivata. Inutile scervellarsi in complesse analisi tattiche, o ipotetiche congetture sulla forma dei giocatori. Sarà a causa dell'età media molto bassa, o per il bisogno dei suoi giocatori chiave di sentirsi coccolati, spronati, sostenuti e motivati, oppure più semplicemente a causa di una combinazione dei due fattori: di certo c'è che questa squadra dà il meglio di sé quando deve dimostrare qualcosa.

    Era già successo ad ottobre, nel derby con il Genoa: nel momento di maggiore difficoltà la formazione di Giampaolo aveva tirato fuori gli artigli, inanellando poi una serie di risultati utili da stropicciarsi gli occhi. Lo ha fatto anche ieri, approfittando di una Roma pericolosa in attacco, ma ballerina e svagata in difesa. E ancora una volta, la Samp ha giocato bene quando si è trovata di fronte un'avversaria sulla carta più forte. Non può essere un caso che contro le compagini di blasone questa squadra in campionato abbia sempre offerto prestazioni di livello. Prendiamo ad esempio le due gare con la Roma, la vittoria con l'Inter, la sconfitta di misura con il Milan e il doppio scontro con il Napoli: in questi incontri i blucerchiati non hanno mai demeritato.

    Anche la sorte, questa volta, ha sorriso ai blucerchiati: dopo undici legni stagionali vien da pensare che fosse il momento giusto. E' stata però una vittoria di Giampaolo. In tanti - compreso il sottoscritto - lo abbiamo criticato nei giorni scorsi per alcune scelte. E certe decisioni tutt'ora risultano di difficile comprensione. Ma la squadra ha dimostrato di essere compatta, coesa, e l'allenatore blucerchiato ha un merito non indifferente in questo risultato. Giampaolo è stato bravo ad isolare la Samp dalle voci e dai sussurri della settimana. Il tecnico ha avuto ragione anche nella preparazione della gara: giusto pressare alti le fonti di gioco giallorosse, giusto chiedere a Torreira un sacrificio costante anche in fase di ripiego per non concedere a Nainggolan spazio di pensiero. Nella partita con la Roma è stata ottima pure la gestione dei cambi: Praet, non al meglio in settimana, doveva rifiatare e Linetty dal momento del suo ingresso in campo ha garantito quantità e dinamismo in una zona del campo dove la Samp teoricamente poteva andare in sofferenza. E l'ingresso di Schick ha spezzato in due la gara. L'unica critica che mi sento di muovere a proposito delle scelte di formazione riguarda proprio il centravanti ceco. Meriterebbe spazio e continuità, perchè è lui il futuro della Samp.

    Attenzione però a non farsi abbagliare dal 3-2, sarebbe il peggior errore possibile. I limiti ci sono ancora, ad esempio la mancanza assoluta di gioco sulle fasce, o la sofferenza in alcune situazioni di gioco da parte dei terzini. Ma la Samp, con questo scatto di orgoglio, ha dimostrato di essere viva. Domenica prossima c'è un'altra 'grande', c'è il Milan, e c'è San Siro, il miglior palcoscenico possibile. Le motivazioni, insomma, non mancano; e vuoi vedere che...

    @MontaldoLorenzo

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