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    San Siro, incontro Sala-Milan-Inter: 35' per parlare di ristrutturazione. Le posizioni al via

    San Siro, incontro Sala-Milan-Inter: 35' per parlare di ristrutturazione. Le posizioni al via

    • Redazione CM
    Giornata-chiave per il futuro dello stadio Giuseppe Meazza, l'impianto noto in tutto il mondo come San Siro che Inter e Milan ormai da tempo meditano di abbandonare per procedere alla costruzione delle rispettive nuove case, quella nerazzurra a Rozzano e quella rossonera a San Donato, nell'hinterland milanese.

    RENDEZ-VOUS - Oggi alle 9 a Palazzo Marino il sindaco Giuseppe Sala ha incontrato i vertici delle due società per parlare dell’ipotesi di ristrutturazione dello stadio; un'ipotesi che, diversamente da quanto prospettato in precedenza, adesso si potrebbe mettere in atto senza costringere le due squadre a giocare altrove per un paio di stagioni. Dietro questo nuovo tentativo di non ritrovarsi con una vera e propria cattedrale nel deserto c'è Webuild, la società di costruzioni che si è detta convinta che il restyling del Meazza sia possibile. I due club al proposito restano, però, al momento perplessi. L'investimento per il nuovo stadio è massiccio e la possibilità di adattare il vecchio alle esigenze del presente sarebbe molto allettante. 35 minuti dopo l'arrivo dei rappresentanti delle due società, l'incontro è terminato senza alcuna dichiarazione ai media presenti. 

    San Siro, incontro Sala-Milan-Inter: 35' per parlare di ristrutturazione. Le posizioni al via


    SALA NON SI SBILANCIA MA SPERA - Il sindaco spera di non dover mettere sul mercato San Siro e lasciarlo alle due big di Milano: "Per loro è fondamentale poter fare i lavori senza allontanarsi da San Siro, questo é il vero tema. Finché non si chiarisce questo punto io non voglio essere né ottimista, né pessimista. Se si chiarisse che si possono fare i lavori, a quel punto diventerei ottimista. Non credo che le squadre siano negative rispetto all'idea di rimanere al Meazza".

    MILAN: SCARONI E' STATO CHIARO - "Sensazioni? Io personalmente ho sempre pensato che è praticamente impossibile", ha detto recentemente il presidente del Milan Paolo Scaroni. "Non sono un ingegnere, se viene da me un costruttore di qualità, con una buona reputazione, che mi dà una fideiussione a prima chiamata che se non posso giocare una partita mi paga l’incasso anche se lo stadio è chiuso, allora lo prendo in considerazione. Non ho nulla contro San Siro, ci vado da quando sono ragazzino figuratevi se ho qualcosa contro all’andare lì. Il problema è come faccio a ristrutturarlo e giocare allo stesso tempo".

    INTER: ANTONELLO APRE CON RITROSIA - Alessandro Antonello, ad corporate dell'Inter, aveva detto in relazione all'incontro odierno: "C'è disorientamento da parte nostra in quanto in questi anni il percorso è stato molto lineare e concreto. L'idea era quella di avere uno stadio congiunto col Milan a San Siro, poi le vicissitudini hanno cambiato gli scenari e le strade si sono divise. La priorità per noi in questo momento è continuare a lavorare al progetto di Rozzano che è una possibilità concreta e stiamo lavorando con i nostri advisor per arrivare ad una conclusione di questo assessment con il periodo di esclusiva che si concluderà a fine aprile. Affronteremo questo meeting con il sindaco ascoltando e cercando di capire le opzioni sul tavolo. Oggi c'è questa opportunità messa sul tavolo dall'amministrazione e chiaramente vogliamo valutarla".

     

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