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  • Sansone: 'Ero un no vax, mi sono vaccinato solo per amore del calcio. Odio la panchina, ma adoro Bologna'

    Sansone: 'Ero un no vax, mi sono vaccinato solo per amore del calcio. Odio la panchina, ma adoro Bologna'

    L'attaccante del Bologna, Nicola Sansone ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Odio stare in panchina come ogni calciatore, senza polemica perché rispetto Mihajlovic. A gennaio c'è stata qualche possibilità di andare via, ma alla fine abbiamo deciso di no. Era solo perché il minutaggio è stato basso, poco più di 600 minuti, e non perché non mi piaccia stare a Bologna. Fosse per me, la mia famiglia e soprattutto la mia bimba sarebbe impossibile andare via e sarebbe dura spiegargli un cambiamento: mia figlia si sente bolognese, parla con l’accento bolognese, le spezzerei il cuore. Davvero. La panchina a un giocatore non piace ma io ci sono sempre. Il contratto fino al 2023 e poi? Ora non ci penso. Io resterei qui molto volentieri, ma vorrei sentirmi un po’ più coinvolto, ecco. Poi nel calcio non si sa mai, magari l’estate prossima allunghiamo il contratto, chissà...". 

    "Prima ero un no vax ma sono dovuto diventare vax per amore del calcio. Non ero convinto di farlo, non ero e non sono convinto al cento per cento di cosa farà al corpo, nel futuro. Il post che feci non era inerente al vaccino in sé, ognuno è libero di farlo o meno, ma all’obbligo di vaccinarsi per giocare: impedirti di giocare senza vaccino mi ha fatto innervosire. Sei mesi prima giocavo senza vaccino: chiedevo, perché non l’hanno fatto in piena pandemia? Pensi: io ho scoperto molto dopo di aver preso il Coronavirus ad inizio pandemia, nel marzo 2020: l’ha evidenziato il test sierologico a maggio, allora non lo sapevo, non ero stato male; certo, sapori e olfatto erano assenti ma all’inizio non c’era il test. A quante dosi sono ora? Due. E stop così". 

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