Sassuolo, le pagelle di CM: Frattesi sfortunato, Laurienté impalpabile
Consigli 6: due belle parate nel primo tempo su Immobile tengono a galla i suoi. sul contropiede finale, che spegne le speranze, può fare poco.
Zortea 6: Zaccagni è un brutto cliente, ma i pericoli più grossi per il Sassuolo sono arrivati dall’altra fascia, non dalla sua. (dal 27’ s.t Toljan 5,5: si fa pescare fuori posizione nel contropiede finale. Anche prima Zaccagni gli era scappato via con troppa facilità)
Tressoldi 5: in ritardo nel fare il fuorigioco sia sul gol annullato a Immobile, sia su quello segnato da Anderson. In generale le sue marcature sono risultate troppo blande. (dal 42’ s.t. Erlic sv)
Ferrari 6: mette una pezza dove può, oltre a dover tenere d’occhio Immobile. Lì dietro è quello che soffre di meno gli attaccanti laziali.
Rogerio 5: quasi sempre in ritardo e fuori posizione. Lazzari e Felipe Anderson gli scappano via continuamente.
Frattesi 6,5: deve limitare l’azione di Luis Alberto e spesso ci riesce. Sfortunato allo scadere del primo tempo nel colpire la traversa
Obiang 6: nei primi 20 minuti ha fatto tanta fatica a stare dietro a Marcos Antonio. Nel secondo tempo invece, contro Milinkovic, ha tenuto meglio i duelli fisici. (dal 36’ s.t Thorstvedt 5,5: non è stato un grande apporto il suo a centrocampo)
Henrique 6,5: quando si alza sulla trequarti manda in tilt le coperture della Lazio. Pericolo costante tra le linee.
Berardi 6,5: il più pericoloso nel tridente. Passano tutte dai suoi piedi le migliori occasioni del Sassuolo.
Defrel 6: svaria molto su tutto il fronte offensivo per non dare punti di riferimento agli avversari. Si sacrifica tanto anche in fase di copertura. Ciancica male col sinistro il possibile 1-1 nella ripresa. (dal 27’ s.t. Martinez 5,5: si è visto poco o nulla da parte sua in mezz'ora)
Laurenté 5: impalpabile per 45 minuti. (dal 1’s.t. Bajrami 6: con lui in campo anche il lato sinistro del Sassuolo diventa pericoloso. Quando accelera crea sempre qualche apprensione)
All. Dionisi 5,5: funziona la linea di pressione dei centrocampisti sul primo passaggio in verticale della Lazio, per bloccare la costruzione dal basso. I biancocelesti però trovano vie troppo semplici sugli esterni per aggirare l'ostacolo. E il gran dispendio di energie per recuperare palloni si traduce in sole due occasioni ghiotte (la traversa di Frattesi e il tiro di Berardi). Serviva più concretezza lì davanti.
