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  • Sassuolomania: Boateng, King dell' 'usa e getta'

    Sassuolomania: Boateng, King dell' 'usa e getta'

    • Luca Bedogni
    Francamente non capisco cosa sia venuto a fare al Sassuolo Boateng. Alcuni dicono per rinascere. Suvvia! Uno che veniva dalla stagione del Boa a Francoforte aveva bisogno di rilanciarsi? Per via della Satta, forse. Hanno detto anche questa. Ma la Satta salta sempre fuori, anche oggi sui giornali: “decisiva la showgirl nella scelta di Firenze”. Stavolta si sono riappacificati e hanno preferito l’Arno al Secchia. Come dargli torto.

    Forse è rimasto deluso dal progetto neroverde? Si aspettava di più dalla prima parte del campionato? Dubito, la squadra era quello che era, lo sapeva. Aveva preso in simpatia De Zerbi e voleva fargli un piacere? Davvero non saprei, è così irrazionale quello che è successo tra il Sassuolo e il ghanese che forse è più semplice ricondurre tutto al capriccio. Mi sembra tutto così privo di consistenza infatti.

    Il massimo Boateng lo ha raggiunto col prestito bizzarro (per non dire comico) al Barcellona: un’operazione spacciata a gennaio come la grande occasione della vita. Tre presenze in croce, 240’ giocati. Per sette volte è finito in panchina e per altre sette non è stato nemmeno convocato. Tutto per giocare ai rondos con Messi.

    E al Sassuolo? Aveva fatto sì e no 13 presenze, belle cose eh, ci mancherebbe. Però era stato fuori molto anche qui: sei giornate per infortunio. In testa dunque ci ha lasciato poco, una specie di rimpianto fasullo, quasi infondato. Le giocate d’alto livello certo le abbiamo viste, ma forse non erano per noi, ecco. Abbiamo assistito al transito capriccioso di una star. Briciole, i suoi colpi di tacco. Specchietti per allodole. Rientrato alla base (fa sorridere chiamarla così), ha subito cercato altro. Una location migliore più che un progetto.

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