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  • Sassuolomania: Fiore e Samp inferiori, aspettiamo il Toro e la Dea

    Sassuolomania: Fiore e Samp inferiori, aspettiamo il Toro e la Dea

    • Luca Bedogni
    E' tanta l'amarezza dopo il 3-3 di ieri: subire una rimonta così è un po' da sciocchi e un po' da ingenui, fa male. Non ci si accorge quasi dei grandi meriti che il Sassuolo aveva avuto nel portarsi in vantaggio addirittura 3-1 contro una Fiorentina costruita per fare molto meglio, molto di più. Tanto in campionato quanto nel singolo confronto. E nell'uno e nell'altro caso, possiamo dirlo tranquillamente, anche senza sbandierare numeri, il Sassuolo è ed è stato superiore. Prima della gara di ieri forse in pochi l'avrebbero sostenuto, in fondo le ambizioni, la piazza, il mercato si fanno sempre sentire a ridosso di uno scontro diretto del genere. Sassuolo-Fiorentina era il classico 'dentro o fuori' per la corsa all' Europa. Non ha vinto nessuno, ma forse ha vinto il Sassuolo.

    Ora i ragazzi di De Zerbi infatti sanno. Sanno che se quel pimpinello di Djuricic non si fa cacciare fuori per proteste sul 3-1 all' 87'(!), la partita è praticamente finita, e due minuti dopo non segna Benassi, Mirallas non pareggia al 6' di recupero, per sfinimento. Sanno di saper giocar meglio dei viola, che al di là della corsa e dell'intensità sembrano un pochino vuoti d'idee, privi di trame intriganti. Sanno infine che anche senza Boateng, il Sassuolo resta in piedi, competitivo, e può finalmente lanciare un ragazzone come Babacar, che per De Zerbi "può segnare 20 gol a stagione".

    Ora, a mio avviso, il Sassuolo non deve più nascondersi. Bisogna puntare con forza a quel sesto posto, nella speranza che la Roma continui a buttarsi via. Tolti i giallorossi infatti, restano in lizza sei squadre (compreso il Sassuolo), cinque, se non credete al Parma. Tra queste, i neroverdi hanno perso solo con la meno credibile (Parma), mentre Sampdoria e Fiorentina sono apparse molto abbordabili se non inferiori, nonostante i pareggi (bugiardini).

    Mancano ancora all'appello Torino e Atalanta, forse le pretendenti più vere. Il Toro, forte dello 0-0 col Milan nel posticipo, ha guadagnato provvisoriamente il sesto posto (22 punti), mentre la Dea ha raggiunto Sassuolo e Roma a quota 21. De Zerbi vorrà vincere senz'altro a Frosinone, domenica, sia perché la vittoria manca ormai dal 4 novembre (0-2 al Bentegodi col Chievo), sia per presentarsi al meglio nei tre match verità che, a quel punto, ci separeranno dalla sosta invernale, nell'ordine: Torino (in casa), Roma (Olimpico), Atalanta (in casa).

    Col Toro in particolare sarà importante. Primo perché la squadra di Mazzarri probabilmente uscirà sconfitta dal derby della Mole, sabato 15, poi perché il Sassuolo non vince una partita in casa dal 21 settembre (3-1 contro l'Empoli), e sarebbe molto significativo rompere l'incantesimo proprio in uno scontro diretto (impresa sfiorata ieri). Con sei punti nel sacco, il Sassuolo potrebbe anche perdere senza drammi a Roma e in casa con l'Atalanta (visto che entrambe incontreranno da qua a là i bianconeri, chi alla terzultima, chi alla penultima). 

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