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  • Sassuolomania: il sorriso di Boga

    Sassuolomania: il sorriso di Boga

    • Luca Bedogni
    A Benevento si è rivisto il vero Boga. Dopo l’ingresso in campo un po’ troppo ‘molle’ di Torino, quattro partite fa, e la conseguente ‘strigliata’ di De Zerbi, l’ivoriano ha trovato il modo di riscattarsi al Ciro Vigorito con una giocata delle sue.

    In crescita contro Roma e Inter, Boga ha raggiunto la giusta convinzione e la decisiva brillantezza nella trasferta di Benevento. Quando la gara era ancora bloccata nello strano equilibrio che contraddistingue le partite del Sassuolo, Boga improvvisamente ha spaccato la difesa avversaria con una crepa delle sue, infilandosi palla al piede fin davanti a Montipò, che si è visto costretto a uscire a valanga. Boga a quel punto è stato più svelto, e con un tocco sotto l’ha superato, propiziando così l’autorete di Barba. L’iniziativa, in sé, è stata notevole (Marlon, a fine gara, ha detto che Boga è veramente un fenomeno...), ci ha lasciato tutti a bocca aperta per la sua natura estemporanea.

    E se Inzaghi ha sostenuto (tra le tante dichiarazioni bizzarre del suo post partita) che una cosa del genere non può mai capitare alla sua difesa, De Zerbi stavolta può dirsi soddisfatto per due ragioni: in primis, per la ritrovata brillantezza del suo giocatore (che poi si traduce in coraggio e ‘presenza’), in secondo luogo per l’origine della giocata, vale a dire la dinamica senza palla che ha permesso a Boga di sorprendere la difesa del Benevento da una posizione ‘nuova’, meno prevedibile.

     La squadra di Inzaghi infatti si difendeva col 5-3-2, tutta schiacciata dietro, come tante squadre che affrontano il Sassuolo oggigiorno, non ultima l’Inter. Boga, per questo motivo, cioè per evitare di rimanere sempre confinato, raddoppiato e triplicato in fascia, spesso entrava dentro al campo, lasciando l’ampiezza al terzino Kyriakopoulos. Ed è proprio da questa posizione interna, dopo uno scambio con Maxime Lopez, che Boga ha liberato tutto a un tratto il suo talento. Che valore infinitamente maggiore avrebbe questo giocatore se riuscisse a scatenare le sue serpentine da posizioni differenti rispetto a quella che predilige, e che talvolta lo limita!        

    Ai microfoni di Sky, all’intervallo, ha mostrato un sorriso che era da un po’ che non gli vedevamo fare. Forse è con quella serenità che dà il meglio.
    Nella ripresa infatti è sembrato assumersi ancor più volentieri il rischio della giocata. Tant’è vero che ha sfiorato il gol per la seconda volta, con un bel sinistro che si è schiantato contro la traversa solo perché deviato dal bravo Montipò. 

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