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  • Sassuolomania: paura dei ‘dentisti’. Anche il Toro ha messo l’apparecchio al Sassuolo

    Sassuolomania: paura dei ‘dentisti’. Anche il Toro ha messo l’apparecchio al Sassuolo

    • Luca Bedogni
    Il primo tempo col Torino è stato un completo disastro. E anche i rimedi di inizio ripresa non sono stati da meno: se non si fosse fatto male Rogerio appena entrato... l’ingresso salvifico di Defrel non so quando l’avremmo visto. Per la seconda volta consecutiva, lo avrete capito, me la prendo direttamente con l’allenatore, e il bravo Dionisi mi perdonerà, giacché lui rimane bravo e io un povero scribacchino del giorno dopo. Ma le cose bisogna tentare di dirle, perché altrimenti è un giochino che non fa onore a nessuno. Contro il Torino Dionisi ha ripetuto, mutatis mutandis, l’errore di Sassuolo-Verona. Perché? 

    Mi servo delle parole di Allegri nel post partita di ieri sera, quando ha detto che la Juve affronterà a breve tre avversarie che “giocano uguale”. Ve le devo ricordare? Ebbene sono loro: Verona, Torino e Atalanta, i tre “dentisti” del campionato, per ricordare un’immagine famosa uscita dalla bocca di Guardiola non ricordo se prima o dopo un City-Atalanta. La paura del dentista insomma ce l’hanno avuta tutti, si tratta di affrontarla nel migliore dei modi possibili.

    Ecco, possiamo tranquillamente affermare che Dionisi non ne ha ancora trovato uno. Non che sia facile, beninteso. Anzi. Tuttavia ciò che si è avvertito chiaro e tondo guardando queste ultime due prestazioni del Sassuolo in campionato, è stato il timore, quella dose eccessiva di preoccupazione che non permette mai a una squadra di esprimersi al suo livello. Le assenze vanno considerate, la forza dell’avversario anche, però il Sassuolo si è snaturato ancora una volta. E non solo perché Verona e Torino sono realtà che ti portano a uscire dalla zona di confort. Il Sassuolo si è snaturato anche attraverso scelte non proprio azzeccate. Ma è tutta esperienza che mister Dionisi, intelligente com’ è, starà già rielaborando. Tra Verona e Torino aveva provato a cambiare qualcosa. Contro i primi l’errore di formazione erano stati i quattro terzini nel 4-4-2. Ieri a Torino Dionisi è passato al 4-3-3, con la promozione di Harroui a centrocampo e il solito sacrificio di Raspadori in fascia. Il proposito evidente era quello di puntellare la squadra per resistere all’onda d’urto del Toro. Risultato appunto disastroso: Frattesi non è ancora lui, Raspadori neutralizzato, Scamacca troppo solo e annientato da Bremer, Harroui senza arte né parte giustamente lasciato negli spogliatoi all’intervallo. Insomma, ritorno immediato al 4-4-2, ma con Rogerio, non il Defrel che speravamo tutti. Solo il guaio fisico del terzino brasiliano ha messo sulla strada giusta il tecnico neroverde, che a quel punto non ha più saputo come posticipare l’ingresso in campo di Defrel. Alla fine le cose si sono un po’ riequilibrate e il Sassuolo con un colpo di fortuna ha pareggiato. Senza merito, lo hanno ammesso tutti. Per una volta può succedere, no? La cosa positiva è che il prossimo appuntamento dal dentista (manca solo l’Atalanta…) è in aprile. Da qua a là Dionisi ritroverà dei giocatori (anche dei nuovi acquisti) e farà certo in tempo a escogitare un piano alternativo, magari questa volta senza fondarlo sulla paura.

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