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  • Sassuolomania: questo sì che si chiama coraggio!

    Sassuolomania: questo sì che si chiama coraggio!

    Il bicchiere mezzo pieno di cui vi avevo parlato nell'ultimo articolo, dopo la disfatta di Coppa, conteneva un liquido dai riflessi blucerchiati. Ieri ce lo siamo bevuti. La cosa sorprendente, che non finisce di stupire, è il coraggio del mister.

    Chi di noi, pusillanimi, avrebbe schierato Pellegrini o Politano, dopo giovedì?
    E chi di voi (perché io lo farei giocare sempre..) avrebbe messo in campo Laribi accanto al giovane centrocampista romano, anziché affiancargli un giocatore più solido, tipo Duncan, che per di più, da ex, avrebbe avuto pure gli stimoli giusti? A proposito, cos'è successo a Duncan? Si accettano risposte tra i commenti, qui sotto, perché io non le ho ancora trovate. Certo è che, con Laribi, l'imprevedibilità offensiva del Sassuolo aumenta a vista d'occhio. Oltre al palo sullo 0-0, il tunisino è stato anche l' autore dell' assist a Pellegrini. Per la prima volta poi, Di Francesco l'ha lasciato in campo fino alla fine, spostandolo addirittura esterno alto, in modo da sfruttarne sia le doti tecniche nella gestione del possesso, sia gli inserimenti (si veda quel due contro uno con Sansone nei minuti di recupero). Il gol all'89', tuttavia, lo si è preso comunque, ed è davvero l'unica nota negativa della partita (oltre al naso rotto di Peluso).

    Ma oggi non volevo parlare di Laribi, volevo invece far presente che due gol su tre, contro la Samp, sono nati da schemi precisi, provati e riprovati in allenamento. Parlo del gol di Acerbi e di quello di Floccari.

    Nel primo caso abbiamo potuto apprezzare la variante B dello schema su calcio d'angolo che ha portato al gol il Sassuolo domenica scorsa, contro la Fiorentina. In quel frangente il cross in area era stato eseguito da Vrsaljko, ieri da Politano. Lo schema è il medesimo, cambia solo il crossatore, a seconda della situazione difensiva proposta dagli avversari. Va sulla bandierina un mancino (in questo caso Politano), la tocca corta per Vrsaljko (un destro) che, invece di venire incontro al pallone dall'area, staziona poco più indietro, a qualche metro dalla linea di fondo. Da questa posizione, il croato può scegliere di calciare dopo uno stop, se è libero, o di premiare, se è ostacolato, la sovrapposizione al contrario del mancino, che nel frattempo gli gira attorno dietro la schiena verso lo spigolo dell'area avversaria. Soluzione A, gol di Floccari contro la Fiorentina, soluzione B, gol di Acerbi contro la Sampdoria. Nel primo gol di ieri, si aggiunga anche che a disturbare i due potenziali crossatori c'era un solo blucerchiato, e non certo il più prestante (Cassano).

    Quanto al gol di Floccari, cambiano i ruoli, ma non gli attori. Infatti è ancora la catena di destra Politano/Vrsaljko che produce l'assist rasoterra, dal quale scaturirà la terza rete in campionato del bomber. Stavolta, però, è Vrsaljko a sovrapporsi dietro al taglio in conduzione di Politano. Servito a memoria dall'esterno, il terzino non sbaglierà il cross, limitandosi a un  piattone preciso a centro area. Fidatevi, questa è tutta roba provata e riprovata dal mister.

    Del primo gol in Seria A di Pellegrini, d'altro canto, si potrebbero dire molte cose. Intanto che era il terzo tentativo del ragazzo (nel Ranking, infatti, Pellegrini risulta il giocatore che ha tirato di più in tutta la partita). Non male, no? Specialmente il secondo tentativo: con ottima tecnica si è esibito in un palleggio al limite dell'area per poi calciare al volo. Nell'azione del gol, invece, ha ricevuto l'appoggio di Floccari ed è andato a scambiare l'uno-due con Laribi, che in quel momento si era spinto oltre la linea dei tre attaccanti. Altro che una mezzala va, e l'altra si ferma.. Questo sì che si chiama coraggio! Questa sì che si chiama vittoria!

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