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  • Sassuolomania: recupero il 18 marzo? Data assurda soprattutto per il Sassuolo

    Sassuolomania: recupero il 18 marzo? Data assurda soprattutto per il Sassuolo

    • Luca Bedogni
    Tutti in attesa dell’ufficialità, c’è un’ipotesi recupero fissata al 18 marzo per Atalanta-Sassuolo. La gara, come sapete, è stata rinviata ieri (insieme ad altre tre) nel tentativo di arginare la diffusione e il contagio da Coronavirus.

    Pare che i padroni di casa volessero giocare comunque, onde evitare ingorghi prevedibili nei prossimi incroci di calendario. Se infatti da una parte la priorità salute non è in discussione, dall’altra, oltre al problema stadi chiusi/stadi aperti, c’è la questione del dove e quando ficcare i recuperi. Normale che l’Atalanta sia preoccupata, visti gli impegni di Champions. Difatti per la banda di Gasperini sarebbe molto impegnativo dover affrontare tre partite in otto giorni dopo il ritorno degli ottavi a Valencia (10 marzo). La gara col Sassuolo pioverebbe di mercoledì per i bergamaschi, tra la partita di Udine (il 15, una domenica) e quella col Napoli in casa (il 22, sempre di domenica).

    D’altra parte non è che al Sassuolo andrebbe poi tanto meglio (anche se nessuno lo dice). Anzi. Forse il calendario dei neroverdi risulterebbe anche peggiore, ancora più compresso di quello della Dea. Stando alle date attuali, e prendendo il 18 come ipotesi probabile per il recupero tra Atalanta e Sassuolo, gli uomini di De Zerbi dovrebbero giocare prima sabato 14 in casa col Verona, poi venerdì 20 a Firenze. Ripeto, venerdì 20! Dunque a soli due giorni da mercoledì 18. Non certo il massimo.

    C’è poi un altro nodo su cui riflettere. Se il provvedimento dovesse colpire ancora soltanto alcune squadre del campionato, il Sassuolo rischierebbe di star fermo per un po’ o per lo meno di giocare a porte chiuse per un po’ (a meno di svolte importanti), dato che il calendario dei neroverdi prevede in fila Brescia, Inter e Verona, due lombarde e una veneta. Sarà dunque un periodo strano per il club emiliano. Lo è già, d’altronde, un po' per tutti.
     

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