Scandali, corruzione e fallimento del turismo: il Qatar vive in una realtà parallela (e gli va bene così)
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Pippo Russo
Uno di questi dati oggettivi viene dal numero di turisti da mondiale e dallo scarto rispetto alla cifra attesa. Gli organizzatori locali avevano fissato un obiettivo di 1,2 milioni di arrivi. E invece alla conclusione della fase a gironi, quella che registra il picco massimo di presenze da parte dei tifosi stranieri, gli arrivi si attestavano sotto quota 766mila. A renderlo noto è stato un articolo del Guardian, che ha consultato un rapporto del Supreme Committee for Delivery and Legacy, l'organizzazione incaricata di gestire Qatar 2022 e garantirne un buon impatto sull'emirato in termini di eredità.
Giunti al termine della fase a gironi, quella in cui sono presenti le tifoserie di tutte le trentadue finaliste, la cifra delle presenze si fermava nemmeno due terzi di quella prefissata. E ciò si poteva notare anche dalla visione delle partite in tv, che in molte partite dei gironi mostravano ampi vuoti sugli spalti. Poi col passaggio della fase a eliminazione diretta il saldo fra partenti e nuovi arrivi si fa nettamente sbilanciato dalla parte dei primi. Dunque l'obiettivo è stato nettamente fallito.
Vista dal Qatar questa cosa non è minimamente percepita. I media locali continuano a raccontare la manifestazione usando toni magnificenti, come se si trattasse del mondiale che sta cambiando il mondo. E il delirio di autocelebrazione non è stato minimamente disturbato dalle notizie sullo scandalo della presunta corruzione di esponenti dell'europarlamento da parte dell'emirato. Per i media qatarioti questa notizia non esiste, nemmeno un box periferico nei siti dei media informativi. Il Qatar è una realtà parallela e a loro sta benissimo così.
@pippoevai
