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  • Schurrle e Gotze, dal gol Mondiale al declino: uno si è ritirato, l'altro può ripartire dalla Serie A

    Schurrle e Gotze, dal gol Mondiale al declino: uno si è ritirato, l'altro può ripartire dalla Serie A

    • Angelo Taglieri
    "Accelerazione di André Schurrle...". Attimo di pausa sospesa, nella voce di Stefano Bizzotto, che sta raccontando la finale Mondiale Germania-Argentina. Il tedesco sembra in un vicolo cieco, chiuso, sulla sinistra, da Mascherano e Zabaleta. Poi trova lo spiraglio giusto. E Bizzotto ritrova la voce, con una tonalità più alta, riprendendo da dove si era fermato: "...che riesce a crossare, Gotze, Gotzeeeee. Mario Gotzeeee, dà il vantaggio alla Germania". Schurrle per Gotze, l'allora 24enne per l'allora 22enne, pronti a prendersi il mondo e il futuro. Uno è arrivato, pochi minuti dopo, col triplice fischio finale di Rizzoli sotto il cielo di Rio de Janeiro; l'altro, invece, si è perso. 



    RAMPA DI LANCIA - Come si fa a perdere il futuro? Difficile da spiegare, ma se si vogliono fare esempi concreti non si possono non nominare i due tedeschi. André Schurrle, protagonista nel Mainz, diventato grande al Bayer Leverkusen, nel 2013 si ritrova al Chelsea, pagato più di 20 milioni di euro. E un anno dopo è sul tetto del mondo. E Gotze? Debutta a 17 anni, nel 2009, col Borussia Dortmund di Klopp, nel 2011 è già campione di Germania, nel 2012 bissa, nel 2013 perde dagli spalti la finale di Champions League contro il Bayern Monaco, che nel frattempo aveva annunciato il suo acquisto, pagando la clausola da 37 milioni, il 23 aprile di quell'anno. Ah, e un anno dopo è in cima al mondo. Mano nella mano con Schurrle. Erano in rampa di lancio, sono saltati nel vuoto.

    THE END - Perdersi per strada: quello che doveva essere il salto definitivo per l'élite del calcio mondiale si è rivelato un salto nel vuoto. Uno di quelli che si vede nei film, quando si rimane bloccati in una qualche dimensione imprecisata senza mai trovare una base sulla quale atterrare; una continua ricerca di se stessi, incastrati tra un grandioso giovane passato e un presente critico e che non concede sbagli. Schurrle, il più grande dei due, ha da poco trovato la sua pista d'atterraggio e la sua fine calcistica: si è ritirato. A 29 anni si è ritirato. Dopo il Mondiale c'è stato il ritorno in Germania, al Wolfsburg, dove vince Coppa di Germania e Supercoppa tedesca, poi il Dortmund, poi il Fulham, poi lo Spartak Mosca. Un saliscendi che ha scombussolato il classe '90, che pochi giorni fa ha annunciato ufficialmente il suo addio al calcio, nonostante avesse ancora mercato, compreso un timido interesse del Benevento: "​L'idea stava maturando dentro di me da molto tempo e alla fine ho deciso, i momenti difficili erano sempre di più e quelli felici sempre meno. Ho vissuto molte più ombre che luci. Non ho più bisogno degli applausi del pubblico". Applausi, per l'onestà. 

    ULTIMA CHANCE - Se Schurrle ha detto stop, Gotze si è liberato dal Borussia Dortmund. Tornato all'ovile nel 2016, non ha mai ritrovato l'antico splendore. E ora, a 28 anni, sembra già un ex, quello che proprio non vuole essere. Proposto al Milan, cercato dalla Fiorentina, l'ex 10 giallonero, che ha dovuto fare i conti con problemi legati al metabolismo energetico (in sostanza non riusciva a bruciare i grassi e a dare la giusta energia ai muscoli, un disturbo legato alla creatin-chinasi che ha il compito di liberare proprio energia nel corpo) e conseguenti problemi muscolari, non vuole mollare. Vuole un'ultima chance. Per questo sta ponderando bene cosa fare, per questo sembra non voler dire basta, per questo non ha ancora finito il suo viaggio, sperando in un ultimo spunto, un ultimo guizzo. Come al 113esimo minuto della finale Mondiale, in quelli che, di fatto, sono i tempi supplementari della sua carriera. E chissà che Schurrle, con la sua scelta, non possa fornire, ancora una volta, un altro assist decisivo al suo vecchio compagno, spronandolo a tirare fuori il meglio di sé.

    Schurrle e Gotze, dal gol Mondiale al declino: uno si è ritirato, l'altro può ripartire dalla Serie A
    @AngeTaglieri88

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