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  • Sconcerti a CM: 'Conte non vuole Eriksen, il Napoli ce la può fare col Barcellona. Pioli ha stupito anche me'

    Sconcerti a CM: 'Conte non vuole Eriksen, il Napoli ce la può fare col Barcellona. Pioli ha stupito anche me'

    • Furio Zara
    Dalle tensioni tra Conte e l'Inter, al lento avvicinamento del Napoli alla sfida di Champions League contro un Barcellona in aperta crisi, fino al sorprendente rendimento del Milan di Pioli. Di questo e di altro abbiamo discusso con Mario Sconcerti.


    Sconcerti, cosa sta succedendo all’Inter?
    "Credo che ci siano problemi seri tra Conte e l’Inter. Conte non fa mai nessun tipo di autocritica. Forse pensa di non averne bisogno. Invece ha fatto critiche alla società, anche contro Marotta".

    Si è lamentato dei calendari.
    "Mi sembra una questione di poco conto. Quando dice: «Quando si fanno i calendari l’Inter non c’è», ecco, questa è una critica gratuita a Marotta. Anche perché Marotta in Lega c’è sempre e diciamo che un certo peso ce l’ha. Credo che a Conte la situazione stia sfuggendo di mano".

    Che succederà da qua alla fine del campionato?
    "Mi aspetto che intervenga Zhang. Non può più aspettare. Deve farsi sentire, soprattutto in un momento come questo in cui Conte incrina certi equilibri".

    Ha sempre fatto della sindrome di accerchiamento il suo punto di forza nei momenti critici. Ora non funziona più.
    "Sì, mi sembra che stia esagerando. Deve anche riflettere su quello che ha fatto negli ultimi anni. Il secondo anno al Chelsea è stato esonerato, poi è stato fermo un anno a casa pagato dagli inglesi e ora sta facendo così con l’Inter. Non c’è traccia del Conte che conoscevamo in questa Inter".

    Marotta non gli ha risposto.
    "E’ giusto che faccia così. Un dirigente non può mettersi a litigare col proprio allenatore. Ripeto: deve essere la società a farsi sentire, ma nemmeno in forma pubblica. Deve farlo, poi toccherà a noi osservatori esterni valutarne le conseguenze".

    Anche da un punto di vista tecnico l’Inter sta deludendo. La bocciatura di Eriksen è evidente.
    "Sì, e Conte non fa nulla per nasconderlo. L’ha sempre utilizzato da titolare in partite di seconda fascia. Lo considera un attaccante che non segna e una mezzala che non corre. Non se ne fa niente. Credo che le responsabilità vadano divise tra tutti, società, allenatore e giocatore; ma è chiaro che Conte l’ha bocciato".

    Passiamo al Napoli, che sta usando il campionato per prepararsi alla sfida di Champions con il Barcellona. Può farcela?
    "E’ sfavorito, certo, ma la partita è più aperta di quello che sembra. Io credo che al Camp Nou di riffa o di raffa il Barcellona un gol lo segni, il Napoli deve essere bravo a stare sempre in partita. Queste sono le partite di Gattuso. Con il 4-4-1-1 o con il 4-5-1 può tenere le linee strette e concedere pochi tiri agli avversari. Poi dovrà affidarsi a Mertens. Ma occhio, perché il Barcellona è in crisi".

    La Spal è retrocessa matematicamente in B, il Brescia quasi, il Lecce rischia molto, se la vedrà col Genoa. Sono sentenze giuste?
    "La classifica dà sempre sentenze giuste, io mi fido. Ad inizio campionato mi aveva impressionato molto il Lecce perché giocava davvero bene, ma ho visto le ultime due partite e la squadra si è un po’ persa. Ha una striscia negativa che la penalizza".

    Per ultimo il Milan: Pioli sta sorprendendo sempre di più.
    "E’ lui la vera sorpresa e ti dico che pur conoscendolo bene e avendolo seguito molto alla Lazio e alla Fiorentina, non lo pensavo capace di inventarsi un nuovo Milan. Ha imposto Saelemaekers, ha dato un nuovo ruolo a Kessie e ha rigenerato Calhanoglu. Bravo, bravo davvero. E’ diventato l’allenatore di una squadra importante, dalla ripresa ad oggi è stato praticamente perfetto".

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